Volume 3

Edizione Giuntina
    l'ignudo delle figure come e' tentava di scoprire la bellezza degl'an-
    tichi, stata nascosa già cotanti anni. E mostrò tanta facilità et artifizio
    in questa opera, che insomma più non si può, dal disegno e dal giu-
    dizio, dallo scarpello e dalla pratica, disiderare.
5   Nella chiesa medesima sotto il tramezzo, a lato alla storia di Taddeo
    Gaddi, fece con straordinaria fatica un Crucifisso di legno, il quale
    quando ebbe finito, parendogli aver fatto una cosa rarissima, lo mo-
    strò a Filippo di ser Brunellesco suo amicissimo, per averne il parere
    suo; il quale Filippo, che per le parole di Donato aspettava di vedere
10   molto miglior cosa, come lo vide sorrise alquanto. Il che vedendo Do-
    nato, lo pregò per quanta amicizia era fra loro che gliene dicesse il pa-
    rer suo, per che Filippo, che liberalissimo era, rispose che gli pareva
    che egli avesse messo in croce un contadino e non un corpo simile a
    Gesù Cristo, il quale fu delicatissimo et in tutte le parti il più perfetto
15   uomo che nascesse già mai. Udendosi mordere Donato, e più a dentro
    che non pensava, dove sperava essere lodato, rispose: «Se così facile
    fusse fare come giudicare, il mio Cristo ti parrebbe Cristo e non un
    contadino: però piglia del legno e pruova a farne uno ancor tu». Filippo,
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Edizione Torrentiniana
    la bellezza degli antichi, stata nascosa già cotanti anni. E mostrò
20   tanta facilità e magisterio in questa opera, che non manco fa stupire nel
    vedervi la brevità del fare, quanto fa più il conoscere l'artificio e la
    dottrina dello averla saputa fare.
    Nella chiesa medesima sotto il tramez[z]o, a lato alla storia di Taddeo
    Gaddi, fece un Crocifisso di legno, e lavorandolo con fatiche straordinarie,
25   parendogli di avere fatto una opra lodatissima, chiamò per il primo Filip-
    po di ser Brunellesco, che era domestico amico suo, che lo venisse a vedere.
    E di compagnia a casa inviatosi con esso, incominciò per la via Donato a
    mostrare le difficultà che hanno coloro i quali a fine conducono una opera
    degna di lode, e quanti son quegli che fuggono la via delle fatiche; e così in
30   casa entrati, e visto Filippo l'opera di Donato, pensando veder meglio, si
    tacque et alquanto sorrise. Vedendo questo Donato, lo scongiurò per l'inte-
    resso dell'amicizia che la opinione sua ne dicesse, perché essendo soli libe-
    ramente far lo poteva. Laonde Filippo, liberalissimo essendo, non gliene
    fu avaro, dicendogli che gli pareva ch'egli avesse messo in croce un conta-
35   dino e non il corpo di Cristo, il quale fu delicatissimo di membra e d'aspet-
    to gentile ornato. Udendosi morder Donato più a dentro che non pensava,
    et avendo creduto sentirne il contrario, gli rispose: «Se così facil fosse a
    fare come a giudicare, il mio Cristo ti parrebbe Cristo e non contadino:
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