Volume 3

Edizione Giuntina
    sommamente che la piazza arrivasse lungo Arno, acciò che tutti quelli
    che di Genova e de la Riviera, e di Lunigiana, del Pisano e del Luc-
    [c]hese passassero di quivi, vedessino la magnificenza di quella fab-
    brica; ma perché certi per non rovinare le case loro non vollono, il di-
5   siderio di Filippo non ebbe effetto.
    Egli dunque fece il modello della chiesa et insieme quello dell'abi-
    tazione de' frati in quel modo che sta oggi. La lunghezza della chiesa
    fu braccia 161 e la larghezza braccia 54, e tanto ben ordinata che non
    si può fare opera, per ordine di colonne e per altri ornamenti, né più
10   ricca né più vaga né più ariosa di quella. E nel vero, se non fusse
    stato dalla maladizione di coloro che sempre, per parere d'intendere
    più che gl'altri, guastano i principii belli delle cose, sarebbe questo
    oggi il più perfetto tempio di cristianità, così come, per quanto egli
    è, è il più vago e meglio spartito di qualunque altro, se bene non è
15   secondo il modello stato seguito: come si vede in certi princi-
    pii di fuori che non hanno seguitato l'ordine del didentro, come pare
    che il modello volesse che le porte et il ricignimento delle finestre
    facesse. Sonvi alcuni errori, che gli tacerò, attribuiti a lui, i quali si
    crede che egli, se l'avesse seguitato di fabbricare, non gli arebbe com-
20   portati, poiché ogni sua cosa con tanto giudizio, discrezione, ingegno
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Edizione Torrentiniana
    così de la Lunigiana, del Pisano e del Lucchese passassero di costì,
    vedessino la magnificenza di quella fabbrica; ma certi che avevono in-
    teresso per le case loro, vollono che ella si voltasse dalla banda di là.
    E così fece modello della abitazione de' frati, che insieme con quello della
25   chiesa fu tenuto cosa mirabile. Ordinolla di lunghezza di braccia 161, né
    si può far opera per ordine di colonne né più ricca né più vaga né più
    ariosa di quella; e nel vero, se non fusse stato dalla maladizione di coloro
    che sempre, per parere d'intendere più che gl'altri, nel.finire le cose imper-
    fette per le morti.continuo.guastano i.principii belli.delle cose, sarebbe
30   oggi il più perfetto tempio de' cristiani, così come per tanto tempio egli
    è il più vago e meglio spartito delli altri, purché e' fusse stato seguito
    come certi principii delle porte di dentro e ricignimenti delle finestre di
    fuori, avendo accennato nel modello e parte nell'opera che quel che
    girava dentro girasse medesimamente di fuori. Sonvi alcuni errori, che
35   gli tacerò, attribuiti a lui; i quali si crede che egli, se l'avesse seguitato
    di fabbricare, non gli arebbe comportati, poiché ogni sua cosa con tanto
    giudizio, discrezione, ingegno et arte aveva ridotta in perfezzione. Questa
    opera lo rendé medesimamente per uno ingegno veramente divino, che
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