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et arte aveva ridotta a perfezzione. Questa opera lo rendé medesima- |
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mente per un ingegno veramente divino. |
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Fu Filippo facetissimo nel suo ragionamento e molto arguto nelle |
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risposte, come fu quando egli volle mordere Lorenzo Ghiberti che |
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aveva compero un podere a Monte Morello, chiamato Lepriano, nel |
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quale spendeva due volte più che non ne cavava entrata, che venutoli |
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a fastidio lo vendé. Domandato Filippo qual fusse la miglior cosa che |
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facesse Lorenzo, pensando forse per la nimicizia che egli dovesse |
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tassarlo, rispose: «Vendere Lepriano». |
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Finalmente divenuto già molto vecchio, cioè di anni 69, l'anno |
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1446, addì 16 d'aprile, se n'andò a miglior vita, dopo essersi affaticato |
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molto in far quelle opere che gli fecero meritare in terra nome ono- |
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rato e conseguire in cielo luogo di quiete. Dolse infinitamente alla |
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patria sua, che lo conobbe e lo stimò molto più morto che non fece |
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vivo; e fu sepellito con onoratissime esequie et onore in S. Maria del |
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Fiore, ancora che la sepoltura sua fusse in S. Marco, sotto il pergamo |
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verso la porta, dove è un'arme con due foglie di fico e certe onde |
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verdi in campo d'oro, per essere discesi i suoi del Fer[r]arese, cioè da |
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Ficaruolo castello in sul Po, come dimostrano le foglie che denotano |