Volume 3

Edizione Giuntina
    scala che oggi va in su la detta sala del Monte. Si è fatto simil-
    mente col disegno del medesimo un palco a quadri, e fattolo posare,
    secondo l'ordine di Filippo, sopra alcuni pilastri acanalati di macigno.
    Era una quaresima in S. Spirito di Fiorenza stato predicato da
5   maestro Francesco Zoppo, allora molto grato a quel popolo, e rac-
    comandato molto il convento, lo studio de' giovani e particularmente
    la chiesa arsa in que' dì; onde i capi di quel quartiere, Lorenzo Ri-
    dolfi, Bartolomeo Corbinelli, Neri di Gino Capponi e Goro di Stagio
    Dati, et altri infiniti cittadini, ottennero da la Signoria di ordinar che
10   si rifacesse la chiesa di S. Spirito, e ne feciono provveditore Stoldo
    Frescobaldi; il quale per lo interesso che egli aveva nella chiesa vec-
    chia - ché la capella e l'altare maggiore era di casa loro - vi durò
    grandissima fatica; anzi da principio, inanzi che si fussino riscossi i
    danari secondo che erano tassati i sepultuarii e chi ci aveva cappelle,
15   egli di suo spese molte migliaia di scudi, de' quali fu rimborsato.
    Fatto dunque consiglio sopra di ciò, fu mandato per Filippo, il quale
    facesse un modello con tutte quelle utili et onorevoli parti che si po-
    tesse e convenissero a un tempio cristiano; laonde egli si sforzò che
    la pianta di quello edifizio si rivoltasse capo piedi, perché desiderava
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Edizione Torrentiniana
20   le mura dell'opera et un pez[z]o qui e l'altro colà, lasciando morse,
    acciò confondesse gl'ingegni e non li fussi dato più briga.
    Era una quaresima in Santo Spirito di Fiorenza stato predicato
    da maestro Francesco Zoppo, allora molto grato a quel popolo, dove egli
    raccomandò molto il convento, lo studio de' giovani e particularmente
25   la chiesa arsa in que' dì; e per essere allora i capi di quel quartieri Lo-
    renzo Ridolfi, Bartolomeo Corbinelli, Neri di Gino Capponi e Goro di
    Stagio Dati, et altri infiniti cittadini, ottennero da la Signoria di ordinar
    tal fabbrica, e ne feciono provveditore Stoldo Frescobardi; il quale per
    lo interesso che egli aveva nella chiesa vecchia - ché la cappella e l'altare
30   maggiore era di casa loro - vi durò grandissima fatica; e da principio,
    inanzi che si fussino riscossi i danari secondo che erano tassati i sepul-
    tuarii e chi ci aveva cappelle, egli di suo spese molte migliaia di scudi, de'
    quali fu rimborsato. Fatto dunque consiglio sopra di ciò, fu mandato per
    Filippo, il quale facesse un modello con tutte quelle belle, utili et onorevoli
35   parte che si potessi a un tempio cristiano; et egli si sforzò assai con le
    persuasioni e co' prieghi che la pianta di quello edifizio si rivoltasse capo
    piedi, perché e' desiderava sommamente che la piazza di questo tempio
    arrivasse lungo Arno, acciò che tutti quelli che di Genova e de la Rivera,
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