Volume 3

Edizione Giuntina
    nel vero, se questo tempio degli Angeli si finiva secondo il modello
    del Brunellesco, egli era delle più rare cose d'Italia, perciò che
    quello che se ne vede non si può lodar abastanza. Le carte della
    pianta e del finimento del quale tempio a otto facce, di mano di Fi-
5   lippo, è nel nostro libro, con altri disegni del medesimo. Ordinò anco
    Filippo a messer Luca Pitti fuor della Porta a San Niccolò di Fiorenza,
    in un luogo detto Ruciano, un ricco e magnifico palazzo: ma non già a
    gran pezza simile a quello che per lo medesimo cominciò in Firenze e
    condusse al secondo finestrato con tanta grandezza e magnificenza,
10   che d'opera toscana non si è anco veduto il più raro né il più magnifi-
    co. Sono le porte di questo doppie, la luce braccia sedici, e la larghez-
    za otto; le prime e le seconde finestre simili in tutto alle porte medesi-
    me; le volte sono doppie, e tutto l'edifizio in tanto artifizioso che non
    si può imaginar né più bella né più magnifica architettura.
15   Fu esecutore di questo palazzo Luca Fancelli architetto fiorenti-
    no, che fece per Filippo molte fabbriche, e per Leon Batista Al-
    berti la cappella maggiore della Nunziata di Firenze, a Lodovico
    Gonzaga; il quale lo condusse a Mantova, dove egli vi fece assai
    opere, e quivi tolse donna e vi visse e morì, lasciando agli eredi che
20   ancora dal suo nome si chiamano i Luchi. Questo palazzo compe-
    rò, non sono molti anni, l'illustrissima signora Leonora di Tolledo,
    duchessa di Fiorenza, per consiglio dell'illustrissimo signor duca
    Cosimo, suo consorte. E vi si allargò tanto intorno, che vi ha fatto un
    giardino grandissimo, parte in piano e parte in monte e parte in
25   costa, e l'ha ripieno con bellissimo ordine di tutte le sorti arbori do-
    mestici e salvatichi, e fattovi amenissimi boschetti d'infinite sorti
    verzure che verdeggiano d'ogni tempo, per tacere l'acque, le fonti, i
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Edizione Torrentiniana
    fabbrica in otto facce, le carte della pianta e del finimento del quale sono
    appresso a' detti frati; questo fu fatto cominciare da messer Matteo Sco-
30   lari e da altri.grandi di quella casa per lasciarlo in memoria delle virtù e
    de' fatti di Filippo Spano degli Scolari, vittoriosissimo contra a' Turchi.
    Ordinò a messer Luca Pitti fuor della Porta a Santo Niccolò di Fiorenza,
    a un luogo chiamato Ruciano, un palazzo; e nella città il principio d'uno
    altissimo e gran palazzo, condotto al finestrato secondo tanto egregio che
35   di opera toscana non si è visto il.più raro e 'l più magnifico. Sono le porte
    di questo doppie, la luce braccia XVI, e larghezza VIII; le prime e seconde
    finestre alla altezza e larghezza delle porte medesime; vi sono le volte dop-
    pie, cosa et artificiosa e di ingegno, né può immaginarsi in bontà meglio in
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