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nel vero, se questo tempio degli Angeli si finiva secondo il modello |
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del Brunellesco, egli era delle più rare cose d'Italia, perciò che |
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quello che se ne vede non si può lodar abastanza. Le carte della |
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pianta e del finimento del quale tempio a otto facce, di mano di Fi- |
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lippo, è nel nostro libro, con altri disegni del medesimo. Ordinò anco |
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Filippo a messer Luca Pitti fuor della Porta a San Niccolò di Fiorenza, |
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in un luogo detto Ruciano, un ricco e magnifico palazzo: ma non già a |
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gran pezza simile a quello che per lo medesimo cominciò in Firenze e |
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condusse al secondo finestrato con tanta grandezza e magnificenza, |
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che d'opera toscana non si è anco veduto il più raro né il più magnifi- |
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co. Sono le porte di questo doppie, la luce braccia sedici, e la larghez- |
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za otto; le prime e le seconde finestre simili in tutto alle porte medesi- |
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me; le volte sono doppie, e tutto l'edifizio in tanto artifizioso che non |
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si può imaginar né più bella né più magnifica architettura. |
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Fu esecutore di questo palazzo Luca Fancelli architetto fiorenti- |
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no, che fece per Filippo molte fabbriche, e per Leon Batista Al- |
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berti la cappella maggiore della Nunziata di Firenze, a Lodovico |
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Gonzaga; il quale lo condusse a Mantova, dove egli vi fece assai |
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opere, e quivi tolse donna e vi visse e morì, lasciando agli eredi che |
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ancora dal suo nome si chiamano i Luchi. Questo palazzo compe- |
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rò, non sono molti anni, l'illustrissima signora Leonora di Tolledo, |
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duchessa di Fiorenza, per consiglio dell'illustrissimo signor duca |
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Cosimo, suo consorte. E vi si allargò tanto intorno, che vi ha fatto un |
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giardino grandissimo, parte in piano e parte in monte e parte in |
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costa, e l'ha ripieno con bellissimo ordine di tutte le sorti arbori do- |
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mestici e salvatichi, e fattovi amenissimi boschetti d'infinite sorti |
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verzure che verdeggiano d'ogni tempo, per tacere l'acque, le fonti, i |