Volume 3

Edizione Giuntina
    Giovanni e quegli altri ordinato fare il coro nel mezzo, sotto la tri-
    buna; Cosimo lo rimutò col voler di Filippo, che fece tanto
    maggiore la cappella grande, che prima era ordinata una nicchia più
    piccola, che e' vi si potette fare il coro come sta al presente; e finita,
5   rimase a fare la tribuna del mezzo et il resto della chiesa. La qual
    tribuna et il resto non si voltò se non doppo la morte di Filippo.
    Questa chiesa è di lunghezza braccia 144, e vi si veggono molti er-
    rori, ma fra gl'altri quello delle colonne messe nel piano senza met-
    tervi sotto un dado che fusse tanto alto quanto era il piano delle ba-
10   se de' pilastri posati in su le scale: cosa che, al vedere il pilastro
    più corto che la colonna, fa parere zoppa tutta quell'opera. E di
    tutto furono cagione i consigli di chi rimase doppo lui, che ave-
    vono invidia al suo nome, e che in vita gli avevano fatto i modelli
    contro, de' quali nientedimeno erano stati con sonetti fatti da Filippo
15   svergognati: e doppo la morte con questo se ne vendicorono, non so-
    lo in questa opera ma in tutte quelle che rimasono da lavorarsi per
    loro. Lasciò il modello e parte della calonaca de' preti di esso San
    Lorenzo finita, nella quale fece il chiostro lungo braccia 144.
    Mentre che questa fabbrica si lavorava, Cosimo de' Medici voleva
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Edizione Torrentiniana
20   di pietra e le porte di bronzo. Avevano Giovanni e quegli altri ordinato
    fare il coro nel mezzo, sotto la tribuna; Cosimo lo rimutò col voler di
    Filippo, che fece tanto maggiore la cappella grande, che prima era
    ordinata una nicchia più piccola, che e' vi si potette fare il coro co-
    me sta al presente; e finita, rimase a fare la tribuna del mez[z]o et il
25   resto della chiesa. La qual tribuna et il resto non si voltò se non doppo la
    morte di Filippo. Questa chiesa è di lunghezza braccia 144, dove causo-
    rono molti errori, ma fra gli altri quello delle colonne messe nel piano
    senza mettervi sotto un dado che fussi tanto alto quanto era il piano
    delle base de' pilastri posati in su le scale: cosa che, al vedere il.pilastro più
30   corto che la colonna, fa parere zoppa tutta quell'opera. E di tutto fu-
    rono cagione i consigli di chi rimase dopo lui, che avevono invidia al suo
    nome, e che in vita gli avevano fatto i modelli contro, de' quali niente-
    dimeno erano stati con sonetti fatti da Filippo svergognati: e dopo la
    morte con questo se ne vendicorono, non solo in questa opera ma in tutte
35   quelle che rimasono da lavorarsi per loro. Lasciò il modello e parte della
    calonaca de' preti di esso Santo Lorenzo finita, nella quale fece il chio-
    sto lungo braccia 144.
    Mentre che questa fabbrica si lavorava, Cosimo de' Medici voleva
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