Volume 3

Edizione Giuntina
    Rondinelli, Ginori dalla Stufa, Neroni, Ciai, Marignolli, Martelli e
    Marco di Luca; e queste cappelle si avevono a fare nella croce. La
    sagrestia fu la prima cosa a tirarsi inanzi, e la chiesa poi di mano in
    mano; e per la lunghezza della chiesa si venne a concedere poi di
5   mano in mano le altre cappelle a' cittadini pur popolani. Non fu
    finita di coprire la sagrestia, che Giovanni de' Medici passò a l'altra vi-
    ta, e rimase Cosimo suo figliuolo. Il quale avendo maggior animo che
    il padre, dilettandosi delle memorie fece seguitar questa, la quale fu
    la prima cosa che egli facesse murare, e gli recò tanta delettazione
10   che egli da quivi inanzi sempre fino alla morte fece murare. Solleci-
    tava Cosimo questa opera con più caldezza, e mentre si imbastiva
    una cosa, faceva finire l'altra; et avendo preso per ispasso questa
    opera, ci stava quasi del continuo. E causò la sua sollecitudine che
    Filippo fornì la sagrestia, e Donato fece gli stucchi, e così a quelle
15   porticciuole l'ornamento di pietra e le porte di bronzo. E fece far la
    sepoltura di Giovanni suo padre sotto una gran tavola di marmo
    retta da quattro balaustri in mezzo della sagrestia dove si parano i
    preti; e per quelli di casa sua nel medesimo luogo fece separata la
    sepoltura delle femmine da quella de' maschi. Et in una delle due
20   stanzette che mettono in mezzo l'altare della detta sagrestia, fece in
    un canto un pozzo et il luogo per un lavamani; et insomma in
    questa fabrica si vede ogni cosa fatta con molto giudizio. Avevano
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Edizione Torrentiniana
    furono questi: Rondinelli, Ginori da la Stufa, Neroni, Ciai, Marignolli,
    Martelli e Marco di Luca; e queste cappelle si avevono a fare nella
25   croce. La sagrestia fu la prima cosa a tirarsi inanzi, e la chiesa poi di
    mano in mano; e per la lunghezza della chiesa si venne a concedere poi
    di mano in mano le altre cappelle ai cittadini pur popolani. E di continuo
    erano a vedere i popoli, così della città come forestieri, tirar su le colonne
    e venir pietre, che davono storpio e noia grande ai maestri che ci lavo-
30   ravano. Non fu finita di coprire la sagrestia, che Giovanni de' Medici
    passò a l'altra vita, et in suo luogo rimase Cosimo suo.figliuolo; il quale
    avendo maggior animo che il padre, dilettandosi delle memorie, fu il
    primo principio che egli facessi murare, che lo recò in tanta delettazione
    che egli da quivi inanzi sempre sino alla morte fece murare. Sollecitava
35   Cosimo questa opera con più caldezza, e mentre si imbastiva una cosa,
    faceva venire l'altra; et avendo preso per spasso questa opera, ci stava
    quasi del continuo. E causò la sua sollecitudine che Filippo fornì la sa-
    grestia, e Donato fece gli stucchi, e così [a] quelle porticciuole l'ornamento
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