Volume 3

Edizione Giuntina
    cominciata la fabbrica di pilastri di mattoni, quando Giovanni di
    Bicci de' Medici, il quale aveva promesso a' popolani et al priore di
    far fare a sue spese la sagrestia et una cappella, diede desinare una
    mattina a Filippo, e doppo molti ragionamenti li dimandò del prin-
5   cipio di S. Lorenzo e quel che gli pareva. Fu costretto Filippo da'
    prieghi di Giovanni a dire il parer suo; e per dirli il vero lo biasimò in
    molte cose, come ordinato da persona che aveva forse più lettere che
    sperienza di fabbriche di quella sorte. Laonde Giovanni dimandò a
    Filippo se si poteva far cosa migliore e di più bellezza; a cui Filippo
10   disse: «Senza dubbio: e mi mareviglio di voi, che essendo capo non
    diate bando a parecchi migliaia di scudi e facciate un corpo di chiesa
    con le parti convenienti et al luogo et a tanti nobili sepoltuarii; che
    vedendovi cominciare, seguiteranno le lor cappelle con tutto quel che
    potranno: e massimamente che altro ricordo di noi non resta, salvo
15   le muraglie che rendono testimonio di chi n'è stato autore, centinaia
    e migliaia d'anni». Inanimito Giovanni dalle parole di Filippo, de-
    liberò fare la sagrestia e la cappella maggiore insieme con tutto il
    corpo della chiesa, se bene non volsono concorrere altri che sette
    casati appunto, perché gli altri non avevano il modo. E furono questi:
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Edizione Torrentiniana
20   e non gran cosa. Era allora tenuto in riputazione Giovanni di Bicci de'
    Medici, et aveva promesso ai popolani et al priore di far fare a sue spese
    la sagrestia et una cappella; e come persona di ingegno, avendo visto
    tante belle imprese di Filippo, li diede desinare una mattina e doppo
    molti ragionamenti li dimandò del principio di Santo Lorenzo e quel
25   che gli pareva. Fu costretto Filippo dai preghi di Giovanni a dire il pa-
    rere suo; e per dirli il vero lo biasimò in molte cose, come ordinato da
    persona che aveva forse più lettere che esperienza di fabbriche, e di
    quella sorte. Laonde Giovanni dimandò Filippo se si poteva far cosa
    migliore e di più bellezza; a cui Filippo disse: «Senza dubbio: e mi
30   maraviglio di voi, che sendo capo non diate bando a parecchi migliara di
    scudi e facciate un corpo di chiesa con le parti convenienti et al luogo
    et a tanti nobili sepoltuarii di tal luogo; che vedendovi cominciare,
    seguiteranno le lor cappelle con tutto quel che potranno: e massime
    che altro ricordo di noi non resta, salvo le muraglie che rendono testimo-
35   nio di chi è stato autore, centinaia e migliaia d'anni». Inanimito Gio-
    vanni dalle parole di Filippo, deliberò fare la sagrestia e la cappella
    maggiore insieme con tutto il corpo della chiesa. Né volsono concorrere
    altro che sette casati appunto, perché gli altri non avevano il modo. E
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