Volume 3

Edizione Giuntina
    magnifica. La chiesa, le cui volte sono a botte, è sfogata, e la
    sagrestia ha i suoi commodi, sì come ha tutto il resto del monasterio.
    E quello che importa, è da considerare che dovendo egli nella scesa
    di quel monte mettere quello edifizio in piano, si servì con molto
5   giudizio del basso, facendovi cantine, lavatoi, forni, stalle, cucine,
    stanze per legne et altre tante commodità che non è possibile veder
    meglio; e così mise in piano la pianta dell'edifizio; onde potette a un
    pari fare poi le logge, il reffettorio, l'infermeria, il noviziato, il dor-
    mentorio, la libreria e l'altre stanze principali d'un monasterio. Il che
10   tutto fece a sue spese il magnifico Cosimo de' Medici, sì per la pietà
    che sempre in tutte le cose ebbe verso la religione cristiana, e sì per
    l'affezzione che portava a don Timoteo da Verona, eccellentissimo
    predicator di quell'Ordine; la cui conversazione per meglio poter
    godere, fece anco molte stanze per sé proprio in quel monasterio, e vi
15   abitava a suo commodo. Spese Cosimo in questo edifizio, come si ve-
    de in una inscrizzione, centomila scudi. Disegnò similmente il mo-
    dello della fortezza di Vico Pisano, et a Pisa disegnò la citta-
    della vecchia; e per lui fu fortificato il Ponte a Mare, et egli simil-
    mente diede il disegno alla cittadella nuova del chiudere il ponte con
20   le due torri. Fece similmente il modello della fortezza del porto di
    Pesero. E ritornato a Milano, disegnò molte cose per il Duca e per
    il Duomo di detta città a' maestri di quello.
    Era in questo tempo principiata la chiesa di S. Lorenzo di Fiorenza
    per ordine de' popolani, i quali avevano il priore fatto capomaestro
25   di quella fabbrica, persona che faceva professione d'intendersi e si
    andava dilettando dell'architettura per passatempo. E già avevano
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Edizione Torrentiniana
    allegra, e la chiesa sfogatissima e magnifica. Disegnò similmente il
    palazzo di Santo Girolamo da Fiesole, e 'l modello della fortezza di
    Vico Pisano; et a Pisa disegnò la cittadella vecchia, e per lui fu forti-
30   ficato il Ponte a Mare; et egli similmente diede il disegno alla cittadella
    nuova del chiudere il ponte con le due torri. Fece similmente il modello
    della fortezza del.porto di Pesero. Ritornato a Milano, disegnò molte cose
    per il Duca et ingegni per il Duomo di detta città a' maestri di quella.
    Era in questo tempo principiata la chiesa di Santo Lorenzo di Fio-
35   renza per ordine de' popolani, i quali avevano il priore fatto capo-
    maestro di quella fabbrica, che era tenuto intendente e persona che faceva
    professione di intendersi, e si andava dilettando della architettura per
    passatempo: e.già avevano cominciata la fabbrica di pilastri di mattoni,
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