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magnifica. La chiesa, le cui volte sono a botte, è sfogata, e la |
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sagrestia ha i suoi commodi, sì come ha tutto il resto del monasterio. |
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E quello che importa, è da considerare che dovendo egli nella scesa |
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di quel monte mettere quello edifizio in piano, si servì con molto |
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giudizio del basso, facendovi cantine, lavatoi, forni, stalle, cucine, |
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stanze per legne et altre tante commodità che non è possibile veder |
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meglio; e così mise in piano la pianta dell'edifizio; onde potette a un |
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pari fare poi le logge, il reffettorio, l'infermeria, il noviziato, il dor- |
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mentorio, la libreria e l'altre stanze principali d'un monasterio. Il che |
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tutto fece a sue spese il magnifico Cosimo de' Medici, sì per la pietà |
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che sempre in tutte le cose ebbe verso la religione cristiana, e sì per |
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l'affezzione che portava a don Timoteo da Verona, eccellentissimo |
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predicator di quell'Ordine; la cui conversazione per meglio poter |
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godere, fece anco molte stanze per sé proprio in quel monasterio, e vi |
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abitava a suo commodo. Spese Cosimo in questo edifizio, come si ve- |
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de in una inscrizzione, centomila scudi. Disegnò similmente il mo- |
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dello della fortezza di Vico Pisano, et a Pisa disegnò la citta- |
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della vecchia; e per lui fu fortificato il Ponte a Mare, et egli simil- |
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mente diede il disegno alla cittadella nuova del chiudere il ponte con |
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le due torri. Fece similmente il modello della fortezza del porto di |
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Pesero. E ritornato a Milano, disegnò molte cose per il Duca e per |
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il Duomo di detta città a' maestri di quello. |
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Era in questo tempo principiata la chiesa di S. Lorenzo di Fiorenza |
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per ordine de' popolani, i quali avevano il priore fatto capomaestro |
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di quella fabbrica, persona che faceva professione d'intendersi e si |
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andava dilettando dell'architettura per passatempo. E già avevano |