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loro che non era se non un solo il vero modello, e gli altri erano |
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vani. Alcuni altri maestri avevano nel loro modello posto delle parti |
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di quel di Filippo, ai quali nel vederlo Filippo diceva: «Questo al- |
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tro modello che costui farà, sarà il mio proprio». Era da tutti infini- |
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tamente lodato, ma solo non ci vedendo la salita per ire alla palla, |
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apponevano che fusse difettoso. Conclusero nondimeno gl'Operai di |
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fargli allogazione di detta opera, con patto però che mostrasse loro la |
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salita; per il che Filippo, levato nel modello quel poco di legno che |
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era da basso, mostrò in un pilastro la salita che al presente si vede in |
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forma di una cerbotana vòta, e da una banda un canale con staffe di |
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bronzo, dove l'un piede e poi l'altro ponendo, s'ascende in alto. E |
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perché non ebbe tempo di vita, per la vecchiezza, di potere tal lan- |
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terna veder finita, lasciò per testamento che tal come stava il mo- |
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dello murata fusse e come aveva posto in iscritto; altrimenti protesta- |
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va che la fabbrica ruinerebbe, essendo vòlta in quarto acuto, che |
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aveva bisogno che il peso la caricasse per farla più forte. Il quale |
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edifizio non poté egli innanzi la morte sua vedere finito, ma sì bene |
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tiratone su parecchi braccia. Fece bene lavorare e condurre quasi |
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tutti i marmi che vi andavano, de' quali, nel vederli condotti, i popoli |
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stupivano ch'e' fusse possibile che egli volesse che tanto peso andasse |