Volume 3

Edizione Giuntina
    Roma tanti anni gli avesse giovato; appresso, considerando quello che
    egli aveva fatto nelle augnature, incastrature e commettiture e lega-
    zioni di pietre, faceva tremare e temere a pensare che un solo ingegno
    fusse capace di tanto quanto era diventato quel di Filippo. Il quale
5   di continovo crebbe talmente, che nessuna cosa fu, quantunque dif-
    ficile et aspra, la quale egli non rendesse facile e piana; e lo mostrò
    nel tirare i pesi per via di contrapesi e ruote, che un sol bue tirava
    quanto arebbono appena tirato sei paia.
    Era già cresciuta la fabbrica tanto alto, che era uno sconcio grandis-
10   simo, salito che uno vi era, inanzi si venisse in terra; e molto tempo
    perdevano i maestri nello andare a desinare e bere, e gran disagio per
    il caldo del giorno pativano. Fu adunque trovato da Filippo ordine
    che si aprissero osterie nella cupola con le cucine e vi si vendesse il
    vino; e così nessuno si partiva del lavoro se non la sera: il che fu a
15   loro commodità et all'opera utilità grandissima. Era sì cresciuto
    l'animo a Filippo, vedendo l'opera camminar forte e riuscire con
    felicità, che di continuo si affaticava; et egli stesso andava alle fornaci
    dove si spianavano i mattoni, e voleva vedere la terra et impastarla,
    e cotti che erano gli voleva scerre di sua mano con somma diligenza;
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Edizione Torrentiniana
20   gli avessi giovato; ché considerando la quantità diversa che egli aveva
    fatto nelle avvignature, incastrature e commettiture e legazioni di pietre,
    faceva tremare e temere a pensare che un solo ingegno fusse capace di
    tanto quanto era diventato quel di Filippo. Il quale di continuo crebbe
    talmente, che nessuna cosa che fussi umana, quantunque difficile et aspra,
25   egli non la rendesse facile e piana, mostrandolo nel tirare i pesi per
    via di contrappesi e ruote, che un sol bue tirava quanto arebbono appena
    tirato sei paia.
    Erano già cresciuti con la fabbrica tanto alto, che era uno sconcio
    grandissimo, salito che uno vi era, inanzi si venisse in terra; e molto
30   tempo perdevano i maestri nello andare a desinare e bere, che per il
    caldo il giorno pativano. Fu adunque trovato da Filippo ordine che si
    aprissero osterie nella cupola con le cucine e vi si vendesse il vino; e così
    nessuno si partiva del lavoro se non la sera: il che fu a loro commodità
    et all'opera utilità grandissima. Era sì cresciuto l'animo a Filippo,
35   vedendo l'opera camminar forte e riuscire con felicità, che di continuo si
    affaticava; et egli stesso andava alle fornaci dove si spianavano i mat-
    toni, e voleva vedere la terra et impastarla, e cotti che erano gli voleva
    scerre di sua mano con somma diligenzia; e delle pietre agli scarpellini
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