Volume 3

Edizione Giuntina
    cosa più facile, fidandosi ne' consigli de' muratori et in ricordarsi che
    nella volta di S. Giovanni di Fiorenza era una catena di pietra, dalla
    quale poteva trarre parte, se non tutto l'ordine. E così l'uno messo
    mano a' ponti, l'altro alla catena, l'uno e l'altro finì. Erano i ponti di
5   Filippo fatti con tanto ingegno et industria, che fu tenuto veramente
    in questo il contrario di quello che per lo adietro molti si
    erano immaginati, perché così sicuramente vi lavoravano i maestri e
    tiravono pesi e vi stavano sicuri come se nella piana terra fussino;
    e ne rimase i modelli di detti ponti nell'Opera. Fece Lorenzo in una
10   dell'otto facce la catena con grandissima difficultà; e finita fu dagli
    Operai fatta vedere a Filippo, il quale non disse loro niente; ma con
    certi amici suoi ne ragionò, dicendo che bisognava altra legatura che
    quella, e metterla per altro verso che non avevano fatto, e che al peso
    che vi andava sopra non era suffiziente perché non strigneva tanto
15   che fusse abastanza, e che la provisione che si dava a Lorenzo era,
    insieme con la catena che egli aveva fatta murare, gittata via. Fu
    inteso l'umore di Filippo, e li fu commesso che e' mostrassi come si
    arebbe a fare che tal catena adoperasse. Onde, avendo egli già fatto
    disegni e modelli, sùbito gli mostrò, e veduti dagli Operai e dagli
20   altri maestri, fu conosciuto in che errore erano cascati per favorire
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Edizione Torrentiniana
    più facile, fidandosi ne' consigli de' muratori et in ricordarsi che nella
    vòlta di Santo Giovanni di Fiorenza era una catena di pietra, ché si
    poteva da quella trarre parte, se non tutto l'ordine. E così l'uno messo
    mano a' ponti, l'altro alla catena, l'uno e l'altro finì. Erano i
25   ponti fatti da Filippo con tanto ingegno et industria, che fu tenuto vera-
    mente in questo il contrario di quello che per lo adietro molti si erano im-
    maginati, ché così sicuramente lavoravano i maestri e tiravono pesi e vi
    stavano sicuri come se nella piana terra fussino; e ne rimase i modelli di
    detti ponti nell'Opera. Fece Lorenzo in una dell'otto facce la catena con
30   grandissima difficultà; e finita fu da gli Operai fatta vedere a Filippo,
    il quale non disse loro niente; ma con certi amici suoi ne ragionò, dicendo
    che bisognava altra legatura che quella, e metterla per altro verso che
    non avevano fatto, e che al peso che vi andava sopra non era suffiziente
    perché non strigneva tanto che fussi abastanza, e che la provisione che si
35   dava a Lorenzo era, insieme con la catena che egli aveva fatta murare,
    gittata via. Fu inteso l'umore di Filippo, e li fu commesso che e' mostrassi
    come si arebbe a fare che tal catena adoperassi. Era già da lui fatto di-
    segni e modelli i quali sùbito dimostrò, che veduti dagli Operai e dagli
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