Volume 3

Edizione Giuntina
    medesimo salario che a Filippo. Fu seguitato l'opera con poca vo-
    glia di lui, conoscendo avere a durare le fatiche ch'e' ci faceva, e
    poi avere a dividere l'onore e la fama a mezzo con Lorenzo. Pure,
    messosi in animo che troverrebbe modo ch'e' non durerebbe trop-
5   po in questa opera, andava seguitando insieme con Lorenzo nel me-
    desimo modo che stava lo scritto dato agli Operai. Destossi in que-
    sto mentre nello animo di Filippo un pensiero di volere fare un
    modello che ancora non se ne era fatto nessuno; e così messo ma-
    no, lo fece lavorare a un Bartolomeo legnaiuolo che stava dallo Stu-
10   dio; et in quello, come il proprio misurato appunto in quella gran-
    dezza, fece tutte le cose difficili, come scale alluminate e scure e
    tutte le sorti de' lumi, porte e catene e speroni, e vi fece un pezzo
    d'ordine del ballatoio. Il che avendo inteso, Lorenzo cercò di veder-
    lo; ma perché Filippo gliene negò, venutone in còllora, diede ordi-
15   ne di fare un modello egli ancora, acciò che e' paresse che il sala-
    rio che tirava non fusse vano e ch'e' ci fusse per qualcosa. De' quali
    modelli, quel di Filippo fu pagato lire cinquanta e soldi quindici,
    come si trova in uno stanziamento al libro di Migliore di Tommaso
    a dì tre d'ottobre nel 1419, et a uscita di Lorenzo Ghiberti
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Edizione Torrentiniana
20   ché lo inventore et autore di tal fabrica era egli e non altri: ma tut-
    tavolta fecero a Lorenzo il medesimo salario che a Filippo. Fu segui-
    tato l'opera con poca voglia di lui, conoscendo avere a durare le fati-
    che ch'e' ci faceva, e poi avere a dividere l'onore e la fama a mez[z]o
    con Lorenzo. Pure, messosi in animo che troverrebbe modo ch'e' non du-
25   rerebbe troppo in questa opera, andava seguitando insieme con Lorenzo
    nel medesimo modo che stava lo scritto dato agli Operai. Destossi in que-
    sto mentre nello animo di Filippo un pensiero di volere fare un modello
    che ancora non se ne era fatto nessuno; e così messo mano, lo fece lavo-
    rare a un Bartolomeo legnaiuolo che stava dallo Studio; et in quello, co-
30   me il proprio misurato appunto in quella grandezza, fece tutte le cose dif-
    ficili, come scale alluminate e scure e tutte le sorti de' lumi, porte e catene
    e speroni, e vi fece un pez[z]o d'ordine del ballatoio. Avvenne che
    Lorenzo desiderava vederlo: Filippo gliene negò; e Lorenzo venutone in
    còllora, diede ordine di fare un modello egli ancora, acciò che e' paressi
35   che il salario che egli tirava non fusse vano e ch'e' ci fusse per qualcosa.
    De' quali modelli, quel di Filippo fu pagato lire cinquanta e soldi quin-
    dici, trovandosi uno stanziamento al libro di Migliore di Tommaso addì
    tre d'ottobre nel MCCCCXIX, et a uscita di Lorenzo Ghiberti lire CCC
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