Volume 3

Edizione Giuntina
    grandissima spesa d'armadure di legname, poterla volgere. Non
    conferì però mai questa sua invenzione a Donato né ad anima viva;
    né restò che in Roma tutte le difficultà che sono nella Ritonda egli non
    considerasse sì come si poteva voltare; tutte le volte nell'antico ave-
5   va notato e disegnato, e sopra ciò del continuo studiava. E se per
    avventura eglino avessino trovato sotterrati pezzi di capitelli, colonne,
    cornici e basamenti di edifizii, eglino mettevano opere e gli facevano
    cavare per toccare il fondo. Per il che si era sparsa una voce per Ro-
    ma: quando eglino passavano per le strade, che andavano vestiti a
10   caso, gli chiama[va]no quelli del tesoro, credendo i popoli ch'e' fussi-
    no persone che attendessino alla geomanzia per ritrovare tesori; e di
    ciò fu cagione l'avere eglino trovato un giorno una brocca antica di
    terra, piena di medaglie. Vennero manco a Filippo i denari, e si
    andava riparando con il legare gioie a orefici suoi amici che erano di
15   prezzo; e così si rimase solo in Roma, perché Donato a Firenza se ne
    tornò, et egli con maggiore studio e fatica che prima dietro alle ro-
    vine di quelle fabriche di continuo si esercitava. Né restò che non
    fusse disegnata da lui ogni sorte di fabbrica: tempii tondi e quadri, a
    otto facce, basiliche, aquidotti, bagni, archi, colisei, anfiteatri et
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Edizione Torrentiniana
20   stato mai nessuno che li bastassi l'animo, senza grandissima spesa d'arma-
    dure di legname, potere volgere quella. Non conferì però mai questa sua
    immaginazione a Donato né ad anima viva; né restò che in Roma tutte
    le difficultà che sono nella Ritonda egli non considerasse sì come si poteva
    voltare; tutte le volte nello antico aveva notato e disegnato, e sopra ciò
25   del continuo studiava. E se per avventura eglino avessino trovato sot-
    terrati pezzi di capitelli, colonne, cornici e basamenti di edifizii, eglino
    mettevano opere e facevano cavare per toccare il fondo. Per il che si
    era sparsa una voce per Roma: quando eglino passavano per le strade,
    che andavano vestiti a caso, gli chiamavano quelli del tesoro, credendo
30   i popoli ch'e' fussino persone che attendessino alla geomanzia per ritro-
    vare tesori; e di ciò fu cagione che trovorono un giorno una brocca antica
    di terra, piena di medaglie. Ven[n]ero manco a Filippo i denari, e si andava
    riparando con il legare gioie a orefici suoi amici che erano di prezzo;
    e così si rimase solo in Roma, ché Donato a Fiorenza se ne tornò, e con
35   maggiore studio e fatica di prima dietro alle rovine di quelle fabriche
    di continuo si esercitava. Né restò che non fusse disegnata da lui
    ogni sorte di fabbrica: tempii tondi e quadri, a otto facce, basiliche,
    aquidotti, bagni, archi, colisei, anfiteatri et ogni tempio di mattoni, da'
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