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dietro a la processione, fra i quali fece Filippo di ser Brunellesco in |
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zoccoli, Donatello, Masolino da Panicale stato suo maestro, Antonio |
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Brancacci che gli fece far la cappella, Niccolò da Uzzano, Giovanni |
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di Bicci de' Medici, Bartolomeo Valori, i quali sono anco, di |
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mano del medesimo, in casa di Simon Corsi gentiluomo fiorentino; |
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ritrassevi similmente Lorenzo Ridolfi, che in que' tempi era amba- |
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sciadore per la Rep[ubblica] fiorentina a Vinezia. E non solo vi ritrasse |
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i gentiluomini sopradetti di naturale, ma anco la porta del convento |
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et il portinaio con le chiavi in mano. Questa opera veramente ha in sé |
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molta perfezzione, avendo Masaccio saputo mettere tanto bene in sul |
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piano di quella piazza, a cinque e sei per fila, l'ordinanza di quelle |
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genti, che vanno diminuendo con proporzione e giudizio secondo la |
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veduta dell'occhio che è proprio una maraviglia; e massimamente |
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ch'e' vi si conosce, come se fussero vivi, la discrezione che egli ebbe |
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in far quegl'uomini non tutti d'una misura, ma con una certa os- |
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servanza che distingue quelli che sono piccoli e grossi dai grandi e |
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sottili, e tutti posano i piedi in sur un piano, scortando in fila tanto |
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bene che non fanno altrimenti i naturali. |
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Dopo questo ritornato al lavoro della capella de' Brancacci, seguitan- |
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do le storie di San Piero cominciate da Masolino, ne finì una parte, cioè |
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l'istoria della cattedra, il liberare gl'infermi, suscitare i morti, et il sa- |
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nare gli attratti con l'ombra nell'andare al tempio con San Giovanni. Ma |
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tra l'altre notabilissima apparisce quella dove San Piero per pagare il |
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tributo cava per commissione di Cristo i danari del ventre del pesce; |
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perché, oltra il vedersi quivi in un Apostolo che è nell'ultimo, nel qua- |
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le è il ritratto stesso di Masaccio fatto da lui medesimo a lo specchio, |
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tanto bene che par vivo vivo, vi si conosce l'ardir di San Piero nella |