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L'origine di costui fu da Castello San Giovanni di Valdarno, e di- |
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cono che quivi si veggono ancora alcune figure fatte da lui nella sua |
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prima fanciullezza. Fu persona astrattissima e molto a caso, come |
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quello che avendo fisso tutto l'animo e la volontà alle cose dell'arte |
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sola, si curava poco di sé e manco di altrui. E perché e' non volle |
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pensar già mai in maniera alcuna alle cure o cose del mondo, e, non che |
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altro, al vestire stesso, non costumando riscuotere i danari da' suoi |
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debitori se non quando era in bisogno estremo, per Tommaso che |
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era il suo nome, fu da tutti detto Masaccio: non già perché e' fusse |
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vizioso, essendo egli la bontà naturale, ma per la tanta straccuratag- |
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gine, con la quale nientedimanco era egli tanto amorevole nel fare |
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altrui servizio e piacere, che più oltre non può bramarsi. |
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Cominciò l'arte nel tempo che Masolino da Panicale lavorava nel |
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Carmine di Fiorenza la cappella de' Brancacci, seguitando sempre |
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quanto e' poteva le vestigie di Filippo e di Donato, ancora che l'arte |
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fusse diversa, e cercando continuamente nell'operare di fare le figure |
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vivissime e con bella prontezza a la similitudine del vero. E tanto mo- |
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dernamente trasse fuori degli altri i suoi lineamenti et il suo dipigne- |
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re, che l'opere sue sicuramente possono stare al paragone con |