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Greci, e dato una buona grazia nelle teste e morbidezza nel colorito. |
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E Giotto in particolare fece migliori attitudini alle sue figure, e mostrò |
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qualche principio di dare una vivezza alle teste, e piegò i panni |
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che traevano più alla natura che non quegli innanzi, e scoperse in |
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parte qualcosa de lo sfuggire e scortare le figure. Oltre a questo egli |
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diede principio agli affetti, che si conoscesse in parte il timore, la |
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speranza, l'ira e lo amore; e ridusse a una morbidezza la sua maniera, |
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che prima era e ruvida e scabrosa; e se non fece gli occhi con quel bel |
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girare che fa il vivo e con la fine de' suoi lagrimatoi, et i capegli |
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morbidi, e le barbe piumose, e le mani con quelle sue nodature e |
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muscoli, e gli ignudi come il vero, scusilo la difficultà dell'arte et |
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il non aver visto pittori migliori di lui. E pigli ognuno in quella |
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povertà dell'arte e de' tempi la bontà del giudizio nelle sue isto- |
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rie, l'osservanza dell'arie e l'obedienza di un naturale molto facile, |
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perché pur si vede che le figure obbedivano a quel che elle avevano |
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a fare: e perciò si mostra che egli ebbe un giudizio molto buono, se |
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non perfetto. E questo medesimo si vede poi negli altri, come in |
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Taddeo Gaddi nel colorito, il quale è più dolce et ha più forza, e dètte |
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megliori incarnazioni e colore ne' panni, e più gagliardezza ne' moti |
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alle sue figure. In Simon Sanese si vede il decoro nel compór le storie; |