Volume 3

Edizione Giuntina
    Greci, e dato una buona grazia nelle teste e morbidezza nel colorito.
    E Giotto in particolare fece migliori attitudini alle sue figure, e mostrò
    qualche principio di dare una vivezza alle teste, e piegò i panni
    che traevano più alla natura che non quegli innanzi, e scoperse in
5   parte qualcosa de lo sfuggire e scortare le figure. Oltre a questo egli
    diede principio agli affetti, che si conoscesse in parte il timore, la
    speranza, l'ira e lo amore; e ridusse a una morbidezza la sua maniera,
    che prima era e ruvida e scabrosa; e se non fece gli occhi con quel bel
    girare che fa il vivo e con la fine de' suoi lagrimatoi, et i capegli
10   morbidi, e le barbe piumose, e le mani con quelle sue nodature e
    muscoli, e gli ignudi come il vero, scusilo la difficultà dell'arte et
    il non aver visto pittori migliori di lui. E pigli ognuno in quella
    povertà dell'arte e de' tempi la bontà del giudizio nelle sue isto-
    rie, l'osservanza dell'arie e l'obedienza di un naturale molto facile,
15   perché pur si vede che le figure obbedivano a quel che elle avevano
    a fare: e perciò si mostra che egli ebbe un giudizio molto buono, se
    non perfetto. E questo medesimo si vede poi negli altri, come in
    Taddeo Gaddi nel colorito, il quale è più dolce et ha più forza, e dètte
    megliori incarnazioni e colore ne' panni, e più gagliardezza ne' moti
20   alle sue figure. In Simon Sanese si vede il decoro nel compór le storie;
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Edizione Torrentiniana
    nel colorito. E Giotto in particulare fece migliori attitudini alle sue
    figure, e mostrò qualche principio di dare una vivezza alle teste, e piegò
    i panni che traevano più alla natura che non quegli innanzi, e scoperse
    im parte qualcosa de lo sfuggire e scortare le figure. Oltre a questo egli
25   diede principio agli affetti, che si conoscesse in parte il timore, la speranza,
    l'ira e lo amore; e ridusse a una morbidezza la sua maniera, che prima
    era e ruvida e scabrosa; e se non fece gli occhi con quel bel girare che fa il
    vivo e con la fine de' suoi lagrimatoi, et i capegli morbidi, e le barbe
    piumose, e le mani con quelle sue nodature e muscoli, e gli ignudi come
30   il vero, scusilo la difficultà della arte et il non aver visto pittori migliori
    di lui. E pigli ognuno in quella povertà dell'arte e de' tempi la bontà del
    giudizio nelle sue istorie, l'osservanzia dell'arie e l'obedienzia di un
    naturale molto facile, perché pur si vede che le figure obbedivano a quel
    che elle avevano a fare: e perciò si mostra che egli ebbe un giudizio molto
35   buono, se non perfetto. E questo medesimo si vede poi negli altri, come in
    Taddeo Gaddi nel colorito, il quale è più dolce et ha più forza, e dètte
    migliori incarnazioni e colore ne' panni e più gagliardezza ne' moti alle
    sue figure. In Simon Sanese si vede il decoro nel compór le storie; in
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