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Parri i colori sodi nel far le mestiche e le tinte, mettendogli con molta |
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discrezione dove gli parea che meglio stessono, cioè i chiari nel più |
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alto luogo, i mezzani nelle bande, e nella fine de' contorni gli scuri. |
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Col qual modo di fare mostrò nell'opere più facilità e diede più lunga |
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vita alle pitture in fresco, perché messi i colori ai luoghi loro, con un |
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pennello grossetto e molliccio li univa insieme; e faceva l'opere con |
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tanta pulitezza che non si può disiderar meglio, et i coloriti suoi non |
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hanno paragone. |
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Essendo dunque stato Parri fuor della patria molti anni, poi che |
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fu morto il padre fu dai suoi richiamato in Arezzo, là dove, oltre |
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molte cose le quali troppo sarebbe lungo raccontare, ne fece alcune |
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degne di non essere in niuna guisa taciute. Nel Duomo Vecchio fece |
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in fresco tre Nostre Donne variate; e dentro alla principal porta di |
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quella chiesa, entrando a man manca, dipinse in fresco una storia del |
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beato Tommasuolo, romito dal Sacco et uomo in quel tempo di santa |
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vita. E perché costui usava di portare in mano uno specchio dentro |
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al quale vedeva, secondo che egli affermava, la passione di Gesù |
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Cristo, Parri lo ritrasse in quella storia inginocchioni e con quello |
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specchio nella destra mano, la quale egli teneva levata al cielo. E di |
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sopra facendo in un trono di nuvole Gesù Cristo et intorno a lui tutti |
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i misterii della Passione, fece con bellissima arte che tutti riverbera- |
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vano in quello specchio sì fattamente, che non solo il beato Tomma- |
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solo, ma gli vedeva ciascuno che quella pittura mirava. La quale in- |
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venzione certo fu capricciosa, difficile e tanto bella che ha insegnato a |
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chi è venuto poi a contrafare molte cose per via di specchî. |
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Né tacerò, poi che sono in questo proposito venuto, quello che operò |
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questo santo uomo una volta in Arezzo: et è questo. Non restando egli |
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di affaticarsi continuamente per ridurre gl'Aretini in concordia, ora |
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predicando e talora predicendo molte disavventure, conobbe final- |
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mente che perdeva il tempo; onde entrato un giorno nel palazzo dove |
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i Sessanta si ragunavano, il detto Beato, che ogni dì gli vedeva far |
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consiglio e non mai deliberar cosa che fusse se non in danno della |
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città, quando vide la sala esser piena, s'empié un gran lembo della |
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vesta di carboni accesi, e con essi entrato dove erano i Sessanta e tutti |
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gl'altri magistrati della città, gli gettò loro fra i piedi arditamente, |
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dicendo: «Signori, il fuoco è fra voi, abbiate cura alla rovina vostra»; |
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e ciò detto si partì. Tanto potette la simplicità e, come volle Dio, |
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il buon ricordo di quel sant'uomo, che quello che non avevano mai |
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potuto le predicazioni e le minacce adoperò compiutamente la detta |
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azzione, con ciò fusse che, uniti indi a non molto insieme, governarono |