Volume 3

Edizione Giuntina
    e con esso la sperienza et il modo di straforare il metallo in quel modo
    che si veggiono essere le cose lasciate da Lorenzo; il quale, oltre le
    cose di sua mano, lasciò agl'eredi molte anticaglie di marmo e di
    bronzo, come il letto di Policleto che era cosa rarissima, una gamba
5   di bronzo grande quanto è il vivo, et alcune teste di femine e di
    maschi, con certi vasi stati da lui fatti condurre di Grecia con non
    piccola spesa. Lasciò parimente alcuni torsi di figure et altre cose
    molte, le quali tutte furono insieme con le facultà di Lorenzo manda-
    te male, e parte vendute a messer Giovanni Gaddi, allora cherico di
10   Camera, e fra esse fu il detto letto di Policleto e l'altre cose migliori.
    Di Bonacorso rimase un figliuolo chiamato Vettorio, il quale attese
    alla scultura, ma con poco profitto, come ne mostrano le teste che a
    Napoli fece nel palazzo del duca di Gravina, che non sono molto
    buone, perché non attese mai all'arte con amore né con diligenza,
15   ma sì bene a mandare in malora le facultà et altre cose che gli furono
    lasciate dal padre e da l'avolo. Finalmente, andando sotto papa Paulo
    Terzo in Ascoli per architetto, un suo servitore per rubarlo una not-
    te lo scannò; e così spense la sua famiglia, ma non già la fama di Lo-
    renzo che viverà in eterno.
20   Ma tornando al detto Lorenzo, egli attese mentre visse a più cose e
    dilettossi della pittura e di lavorare di vetro; et in Santa Maria del
    Fiore fece quegli occhi che sono intorno alla cupola, eccetto uno che
    è di mano di Donato, che è quello dove Cristo incorona la Nostra
    Donna. Fece similmente Lorenzo li tre che sono sopra la porta
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Edizione Torrentiniana
25   modo di straforare il metallo come si veggono le cose campate da lui,
    oltra che gli lasciò molte anticaglie di marmo e di bronzo, come il letto di
    Policleto ch'era cosa rarissima, et una gamba antica di bronzo, et altre
    teste di femmine, e vasi condotti di Grecia senza sparagno di spese,
    oltre a' torsi di figure et altre cose rare de le quali egli si dilettò avere e,
30   studiandone, imitar quelle nelle opere sue: le quali furon insieme con
    gran parte delle facultà mandate in malora, et una parte ne vendé a
    messer Giovanni Gaddi cherico di Camera apostolica, che fu il letto di
    Policleto e l'altre migliori.
    Attese Lorenzo mentre visse a più cose e dilettòsi di pittura e di la-
35   vorare finestre di vetro, come appare in Santa Maria del Fiore gli occhi
    della chiesa, quelli che sono intorno alla cupola, da quel che fe' Donato
    in fuora, dove è Cristo che incorona la Nostra Donna. Fece quello ch'è
    sopra la porta principale di essa Santa Maria del Fiore, dove è il suo
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