Volume 3

Edizione Giuntina
    Fu aiutato Lorenzo in ripulire e nettare questa opera, poi che fu
    gettata, da molti allora giovani, che poi furono maestri eccellenti,
    cioè da Filippo Brunelleschi, Masolino da Panicale, Niccolò Lamber-
    ti, orefici, Parri Spinelli, Antonio Filareto, Paulo Uccello, Antonio del
5   Pollaiuolo, che allora era giovanetto, e da molti altri; i quali, prati-
    cando insieme intorno a quel lavoro e conferendo, come si fa, stando
    in compagnia, giovarono non meno a se stessi che a Lorenzo. Al
    quale, oltre al pagamento che ebbe da' Consoli, donò la Signoria un
    buon podere vicino alla Badia di Settimo; né passò molto che fu fatto
10   de' Signori et onorato del supremo magistrato della città. Nel che
    tanto meritano di essere lodati i Fiorentini di gratitudine quanto
    biasimati di essere stati verso altri uomini eccellenti della loro patria
    poco grati. Fece Lorenzo dopo questa stupendissima opera l'orna-
    mento di bronzo alla porta del medesimo tempio che è dirimpetto
15   alla Misericordia, con quei maravigliosi fogliami, i quali non potette
    finire, sopragiugnendoli inaspettatamente la morte quando da-
    va ordine, e già aveva quasi fatto il modello, di rifare la detta porta che
    già aveva fatta Andrea Pisano; il quale modello è oggi andato male, e
    lo vidi già, essendo giovanetto, in Borgo Allegri, prima che dai de-
20   scendenti di Lorenzo fusse lasciato andar male.
    Ebbe Lorenzo un figliuolo chiamato Bonacorso, il quale finì di
    sua mano il fregio e quell'ornamento rimaso imperfetto con gran-
    dissima diligenza: quell'ornamento, dico, il quale è la più rara e
    maravigliosa cosa che si possa veder di bronzo. Non fece poi Bo-
25   nacorso, perché morì giovane, molt'opere come arebbe fatto, essendo
    a lui rimaso il segreto di gettar le cose in modo che venissono sottili,
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Edizione Torrentiniana
    Signori di quella città, oltra il pagamento fatto da' Consoli, gli donassino
    un podere, il quale è posto vicino alla Badia a Settimo, oltra che fu fatto
    de' Signori, riconoscendo la sua virtù con tutte quelle sorti di onori che
30   più poterono.
    Seguitò dirimpetto alla Misericordia l'ornamento di bronzo con
    quei fogliami stupendissimi; i quali non finì per l'amore della morte,
    insieme con un modello che egli lasciò imperfetto dell'altra porta, dove
    è quella d'Andrea Pisano, che la voleva rifare: il qual oggi è ito male. E
35   così lasciò Buonaccorso suo figliuolo che finì di sua mano quel[l''] ornamen-
    to con una diligenzia grandissima; né fece poi molte opere, morendo giova-
    ne. Rimasili tutti i segreti del gittare, ché venissino le cose sottili, che la
    lunga sperienzia aveva insegnati a Bartoluccio et a Lorenzo, e quel
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