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MARIAE SED MAIESTATIS ET EVANGELISTE PER ALIOS INCEPTAE |
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IPSE COMPLEVIT ET PERFECIT. ANNO DÑI 1321 DE ME4S. SEPTEMB. |
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BENEDICTU4 SIT NOMEN DÑI DEI NOSTRI IESU CHRISTI. AMEN. |
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Il ritratto di Gaddo è di mano di Taddeo suo figliuolo nella chiesa |
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medesima di S. Croce nella capella de' Baroncelli, in uno sposalizio |
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di Nostra Donna, et a canto gli è Andrea Tafi. E nel nostro libro detto |
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di sopra è una carta di mano di Gaddo, fatta a uso di minio come quel- |
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la di Cimabue, nella quale si vede quanto valesse nel disegno. |
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Ora, perché in un libretto antico, del quale ho tratto queste poche |
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cose che di Gaddo Gaddi si sono raccontate, si ragiona anco della edi- |
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ficazione di S. Maria Novella, chiesa in Firenze de' Frati Predicatori |
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e veramente magnifica et onoratissima, non passerò con silenzio da |
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chi e quando fusse edificata. Dico dunque che essendo il Beato Do- |
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menico in Bologna et essendogli conceduto il luogo di Ripoli fuor di |
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Firenze, egli vi mandò sotto la cura del Beato Giovanni da Salerno |
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dodici frati, i quali non molti anni dopo vennero in Fiorenza nella |
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chiesa e luogo di S. Pancrazio; e lì stavano quando, venuto esso Do- |
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menico in Fiorenza, n'uscirono e come piacque a lui andarono a stare |
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nella chiesa di S. Paulo. Poi, essendo conceduto al detto Beato Gio- |
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vanni il luogo di S. Maria Novella con tutti i suoi beni dal legato |
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del Papa e dal vescovo della città, furono messi in possesso e co- |
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minciarono ad abitare il detto luogo il dì ultimo d'ottobre 1221. E |
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perché la detta chiesa era assai piccola e risguardando verso occidente |
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aveva l'entrata dalla Piazza Vecchia, cominciarono i frati, essendo |
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già cresciuti in buon numero et avendo gran credito nella città, a pen- |
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sare d'accrescer la detta chiesa e convento. Onde, avendo |
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messo insieme grandissima somma di danari et avendo molti nella cit- |
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tà che promettevano ogni aiuto, cominciarono la fabrica della nuo- |
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va chiesa il dì di S. Luca nel 1278, mettendo solennissimamente la |
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prima pietra de' fondamenti il cardinale Latino degl'Orsini, legato di |
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papa Nicola III appresso i Fiorentini. Furono architettori di detta |
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chiesa fra' Giovanni fiorentino e fra' Ristoro da Campi, conversi del |
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medesimo Ordine, i quali rifeciono il Ponte alla Carraia e quello di |
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S. Trinita, rovinati pel diluvio del 1264 il primo dì d'ottobre La |
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maggior parte del sito di detta chiesa e convento fu donato a' frati |
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dagli eredi di messer Iacopo cavaliere de' Tornaquinci. La spesa, come |
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si è detto, fu fatta parte di limosine, parte de' danari di diverse per- |
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sone che aiutarono gagliardamente, e particolarmente con l'aiuto di |
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frat'Aldobrandino Cavalcanti, il quale fu poi vescovo d'Arezzo et |