|
|
S. Maria Novella nel tramezzo della chiesa alla capella de' Minerbet- |
|
|
ti, e molte altre che furono in diversi luoghi di Toscana mandate. |
|
|
E così lavorando quando di musaico e quando di pittura, fece nel- |
|
|
l'uno e nell'altro essercizio molte opere ragionevoli, le quali lo man- |
5 |
|
tennero sempre in buon credito e reputazione. Io potrei qui disten- |
|
|
dermi più oltre in ragionare di Gaddo, ma perché le maniere de' |
|
|
pittori di que' tempi non possono agl'artefici per lo più gran giova- |
|
|
mento arrecare, le passerò con silenzio, serbandomi a essere più |
|
|
lungo nelle Vite di coloro che, avendo migliorate l'arti, possono in |
10 |
|
qualche parte giovare. |
|
|
Visse Gaddo anni settantatre e morì nel 1312, e fu in S. Croce |
|
|
da Taddeo suo figliuolo onorevolmente sepelito. E se bene ebbe altri |
|
|
figliuoli, Taddeo solo, il quale fu alle fonti tenuto a battesimo da |
|
|
Giotto, attese alla pittura, imparando primamente i principii da suo |
15 |
|
padre e poi il rimanente da Giotto. Fu discepolo di Gaddo, oltre a |
|
|
Taddeo suo figliuolo, come s'è detto, Vicino pittor pisano, il quale |
|
|
benissimo lavorò di musaico alcune cose nella tribuna maggiore del |
|
|
Duomo di Pisa, come ne dimostrano queste parole che ancora in essa |
|
|
tribuna si veggiono: |
20 |
|
TEMPORE DOMINI IOHANNIS ROSSI OPERARII ISTIUS ECCLESIAE |
|
|
VICINUS PICTOR INCEPIT ET PERFECIT HANC IMAGINEM BEATAE |