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Lisippo e Pirgotele in intaglio di cavo valsero assai, e Pigmaleone in |
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avorio di rilievo, di cui si favoleggia che co' preghi suoi impetrò fiato |
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e spirito alla figura della vergine ch'ei fece. La pittura similmente |
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onorarono e con premii gli antichi Greci e Romani, poiché a coloro |
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che la fecero maravigliosa apparire, lo dimostrarono col donare loro |
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città e dignità grandissime. |
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Fiorì talmente quest'arte in Roma che Fabio diede nome al suo ca- |
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sato, sottoscrivendosi nelle cose da lui sì vagamente dipinte nel tem- |
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pio della Salute e chiamandosi Fabio Pittore. Fu proibito per decreto |
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publico che le persone serve tal arte non facessero per le città; e tan- |
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to onore fecero le gente del continuo all'arte et agli artefici, che l'o- |
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pere rare, nelle spoglie de' trionfi, come cose miracolose a Roma |
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si mandavono, e gli artefici egregi erono fatti di servi liberi e ricono- |
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sciuti con onorati premii dalle republiche. Gli stessi Romani tanta |
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reverenza a tale arti portarono, che, oltre il rispetto che nel guastare |
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la città di Siragusa volle Marcello che s'avesse a uno artefice fa- |
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moso di queste, nel volere pigliare la città predetta ebbero riguardo |
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di non mettere il fuoco a quella parte dove era una bellissima tavola |
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dipinta, la quale fu dipoi portata a Roma nel trionfo con molta |
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pompa; dove in spazio di tempo, avendo quasi spogliato il mondo, |