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riguardando, sùbito con un carbone in mano contornò se stesso nel muro; |
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e da quella età, per un tempo, le sole linee si costumò mettere in opera |
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senza corpi di colore, sì come afferma il medesimo Plinio; la qual cosa |
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da Filocle Egizzio con più fatica e similmente da Cleante et Ardice |
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Corintio e da Telefane Sicionio fo ritrovata. |
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Cleofante Corintio fu il primo appresso de' Greci che colorì et Apo- |
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lodoro il primo che ritrovasse il pennello. Seguì Polignoto Tasio, |
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Zeusi e Timagora Calcidese, Pitio et Aglaufo, tutti ce[le]bratissimi; e |
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dopo questi il famosissimo Apelle da Alessandro Magno tanto per quella |
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virtù stimato et onorato, ingegnosissimo investigatore della calumnia e |
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del favore, come ci dimostra Luciano e come sempre fur quasi tutti e' pit- |
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tori e gli scultori eccellenti, dotati dal cielo il più delle volte non solo |
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dell'ornamento della poesia, come si legge di Pacuvio, ma della filosofia |
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ancora, come si vide in Metrodoro, perito tanto in filosofia quanto in |
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pittura, mandato dagli Ateniesi a Paulo Emilio per ornar il trionfo, |
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che ne rimase a leggere filosofia a' suoi figliuoli. Furono adunque gran- |
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demente in Grecia esercitate le sculture, nelle quali si trovarono mol- |
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ti artefici eccellenti e tra gli altri Fidia ateniese, Prasitele e Policleto, |
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grandissimi maestri; così Lisippo e Pirgotele in intaglio di cavo valsero |