Volume 2

Edizione Giuntina
    Voleva Giovanni, speditosi delle cose di Perugia, andare a Roma
    per imparare da quelle poche cose antiche che vi si vedevano, sì
    come aveva fatto il padre; ma da giuste cagione impedito, non ebbe
    effetto questo suo disiderio, e massimamente sentendo la corte es-
5   sere di poco ita in Avignone. Tornato adunque a Pisa, Nello di Gio-
    vanni Falconi operaio gli diede a fare il pergamo grande del Duomo,
    che è a man ritta andando verso l'altar maggiore, appiccato al coro;
    al quale dato principio, et a molte figure tonde alte braccia tre che a
    quello avevano a servire, a poco a poco lo condusse a quella forma
10   che oggi si vede, posato parte sopra le dette figure, parte sopra alcune
    colonne sostenute da leoni, e nelle sponde fece alcune storie della vita
    di Gesù Cristo. È un peccato veramente che tanta spesa, tanta dili-
    genza e tanta fatica non fusse accompagnata da buon disegno, e non
    avesse la sua perfezzione né invenzione né grazia né maniera che buo-
15   na fusse, come averebbe a' tempi nostri ogni opera che fusse fatta
    anco con molto minore spesa e fatica. Nondimeno dovette recare agli
    uomini di que' tempi, avezzi a vedere solamente cose goffissime, non
    piccola maraviglia. Fu finita questa opera l'anno 1320, come appare
    in certi versi che sono intorno al detto pergamo, che dicono così:
20   LAUDO DEUM VERUM PER QUEM SUNT OPTIMA RERUM
    QUI DEDIT HAS PURAS HOMINEM FORMARE FIGURAS.
    HOC OPUS HIS ANNIS DOMINI SCULPSERE IOHANNIS
    ARTE MANUS SOLE QUONDAM NATIQUE NICOLE
    CURSIS UNDENIS TERCENTUM MILLEQUE PLENIS. etc..
25   con altri tredici versi, i quali non si scrivono per meno essere noiosi
    a chi legge e perché questi bastano non solo a far fede che il detto
    pergamo è di mano di Giovanni, ma che gl'uomini di que' tempi
    erano in tutte le cose così fatti. Una Nostra Donna ancora, che in
    mezzo a San Giovanni Batista et un altro Santo si vede in marmo
30   sopra la porta principale del Duomo, è di mano di Giovanni, e quegli
    che a' piedi della Madonna sta inginocchioni, si dice essere Piero
    Gambacorti operaio. Comunche sia, nella base dove posa l'imagine
    di Nostra Donna, sono queste parole intagliate:
    SUB PETRI CURA HEC PIA FUIT SCULPTA FIGURA
35   NICOLI NATO SCULPTORE IOANNE VOCATO.
    Similmente sopra la porta del fianco, che è dirimpetto al campanile,
    è di mano di Giovanni una Nostra Donna di marmo che ha da un
    lato una donna ingenoc[c]hioni con due bambini, figurata per Pisa,
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