Volume 2

Edizione Giuntina
    morto che fu S. Francesco, concorrendo tutta la cristianità a visitar
    il corpo di S. Francesco che in morte e in vita era stato conosciuto
    tanto amico di Dio, e facendo ogni uomo al santo luogo limosina se-
    condo il poter suo, fu ordinato che la detta chiesa cominciata da
5   frate Elia si facesse molto maggiore e più magnifica. Ma essendo care-
    stia di buoni architettori et avendo l'opera che si aveva da fare biso-
    gno d'uno ecc[ellente], avendosi a edificar sopra un colle altissimo, alle
    radici del quale camina un torrente chiamato Tescio, fu condotto in
    Ascesi dopo molta considerazione, come migliore di quanti allora
10   si ritrovavano, un maestro Iacopo Tedesco. Il quale, considerato il
    sito et intesa la volontà de' Padri, i quali fecero per ciò in Ascesi
    un capitolo generale, disegnò un corpo di chiesa e convento bellissi-
    mo, facendo nel modello tre ordini: uno da farsi sottoterra e gl'altri
    per due chiese, una delle quali sul primo piano servisse per piazza
15   con un portico intorno assai grande, l'altra per chiesa, e che dalla
    prima si salisse alla seconda per un ordine commodissimo di
    scale le quali girassono intorno alla capella maggiore, inginoc[c]hian-
    dosi in due pezzi per condurre più agiatamente alla seconda chiesa,
    alla quale diede forma d'un T, facendola cinque volte lunga quanto
20   ell'è larga e dividendo l'un vano dall'altro con pilastri grandi di pietra,
    sopra i quali poi girò archi gagliardissimi, e fra l'uno e l'altro le
    volte in crociera. Con sì fatto, dunque, modello se fece questa vera-
    mente grandissima fabrica, e si seguitò in tutte le parti, eccetto che
    nelle spalle di sopra, che avevano a mettere in mezzo la tribuna e [la]
25   capella maggiore e fare le volte a crociere: perché non le fecero come
    si è detto, ma in mezzo tondo a botte, perché fussero più forti. Mi-
    sero poi, dinanzi alla capella maggiore della chiesa di sotto, l'altare,
    e sotto quello, quando fu finito, collocarono con solennissima trasla-
    zione il corpo di S. Francesco. E perché la propria sepoltura che serba
30   il corpo del glorioso Santo è nella prima, cioè nella più bassa chiesa
    dove non va mai nessuno e che ha le porte murate, intorno al detto
    altare sono grate di ferro grandissime, con ricchi ornamenti di mar-
    mo e di musaico, che laggiù riguardano. È accompagnata questa mu-
    raglia dall'uno de' lati da due sagrestie e da un campanile altissimo,
35   cioè cinque volte alto quanto egli è largo; aveva sopra una piramide
    altissima a otto facce, ma fu levata perché minacciava rovina. La qual
    opera tutta fu condotta a fine nello spazio di quattro anni e non più
    dall'ingegno di maestro Iacopo Tedesco e dalla sollecitudine di frate
    Elia, dopo la morte del quale, perché tanta machina per alcun tempo
40   mai non rovinasse, furono fatti intorno alla chiesa di sotto 12 gagliardissimi
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