Volume 2

Edizione Giuntina
    Nino suo marito e le statue ancora di bronzo del suocero e della suo-
    cera e della antisuocera sua, come racconta Diodoro, chiamandole
    co' nomi de' Greci - che ancora non erano - Giove, Giunone et Ope.
    Da le quali statue appresero per avventura i Caldei a fare le
5   imagini de' loro Dii, poi che 150 anni dopo Rachel, nel fuggire di
    Mesopotamia insieme con Iacob suo marito, furò gli idoli di Laban
    suo padre, come apertamente racconta il Genesi.
    Né forono però soli i Caldei a fare sculture e pitture, ma le fecero
    ancora gli Egizzii, esercitandosi in queste arti con tanto studio quanto
10   mostra il sepolcro maraviglioso dello antichissimo re Simandio, lar-
    gamente descritto da Diodoro, e quanto arguisce il severo comanda-
    mento fatto da Mosè nello uscire de l'Egitto, cioè che sotto pena della
    morte non si facessero a Dio imagini alcune. Costui nello scendere
    di sul monte, avendo trovato fabricato il vitello dell'oro et adorato so-
15   lennemente dalle sue genti, turbatosi gravemente di vedere concessi
    i divini onori all'imagine d'una bestia, non solamente lo ruppe e ri-
    dusse in polvere, ma per punizione di cotanto errore fece uccidere
    da' Leviti molte migliaia degli scelerati figliuoli d'Israel che avevano
    commessa quella idolatria. Ma perché non il lavorare le statue ma
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Edizione Torrentiniana
20   e le statue ancora di bronzo del suocero e della suocera e della antisuo-
    cera sua, come racconta Diodoro, chiamandole co' nomi de' Greci- che
    ancora non erano - Giove, Giunone et Ope. Da le quali statue appresero
    per avventura i Caldei a fare le imagini de' loro Dii, poi che 150 anni
    dopo Rachel, nel fuggire di Mesopotamia insieme con Iacob suo marito,
25   furò gli idoli di Laban suo padre, come apertamente racconta il Genesi.
    Né furono però soli i Caldei a fare sculture e pitture, ma le fecero an-
    cora gli Egizzii, esercitandosi in queste arti con tanto studio quanto
    mostra il sepolcro maraviglioso dello antichissimo re Simandio, lar-
    gamente descritto da Diodoro, e quanto arguisce il severo comanda-
30   mento fatto da Mosè nello uscire de lo Egitto, cioè che sotto pena della
    morte non si facessero a Dio imagini alcune. Costui nello scendere di
    sul monte, avendo trovato fabricato il vitello dello oro et adorato solen-
    nemente dalle sue genti, turbatosi gravemente di vedere concessi i divini
    onori alla imagine d'una bestia, non solamente lo ruppe e redusse
35   in polvere, ma per punizione di cotanto errore fece uccidere da' Leviti
    molte migliaia degli scelerati figliuoli di Israel che avevano commessa
    quella idolatria. Ma perché non il lavorare le statue ma lo adorarle
    era peccato sceleratissimo, e' si legge nello Esodo che l'arte del disegno
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