Volume 2

Edizione Giuntina
    con bella e risoluta pratica, come ancora fu il Sant'Antonio dal mezzo
    in su fatto nella facciata della chiesa sua, tanto bello che par vivo,
    in mezzo a quattro storie della sua vita, le quali medesime storie e
    molte più della vita pur di Sant'Antonio sono di mano di Spinello
5   similmente nella chiesa di San Giustino, nella capella di Sant'Anto-
    nio. Nella chiesa di San Lorenzo fece da una banda alcune storie
    della Madonna, e fuor della chiesa la dipinse a sedere, lavorando a
    fresco molto graziosamente. In uno spedaletto dirimpetto alle Mo-
    nache di Santo Spirito, vicino alla porta che va a Roma, dipinse un
10   portico tutto di sua mano, mostrando in un Cristo morto in grembo
    alle Marie tanto ingegno e giudizio nella pittura, che si conosce avere
    paragonato Giotto nel disegno e avanzatolo di gran lunga nel co-
    lorito. Figurò ancora nel medesimo luogo Cristo a sedere con signi-
    ficato teologico, molto ingegnosamente, avendo in guisa situato la
15   Trinità dentro a un sole, che si vede da ciascuna delle tre figure uscire
    i medesimi raggi et il medesimo splendore. Ma di quest'opera, con
    gran danno veramente degl'amatori di quest'arte, è avvenuto il me-
    desimo che di molte altre, essendo stata buttata in terra per fortificare
    la città. Alla Compagnia della Trinità si vede un tabernacolo fuor
20   della chiesa da Spinello benissimo lavorato a fresco, dentrovi la
    Trinità, San Piero e San Cosimo e San Damiano, vestiti con quella
    sorte d'abiti che usavano di portare i medici in que' tempi.
    Mentre che quest'opere si facevano, fu fatto don Iacopo d'Arezzo
    Generale della Congregazione de Mont'Oliveto, dician[n]ove anni
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Edizione Torrentiniana
25   da lui a fresco con bella e risoluta pratica; e così in San Giustino
    la cappella di Santo Antonio, e la chiesa di San Lorenzo, dove e' dipinse
    dentro le storie della Nostra Donna e fuori una Nostra Donna bellissima
    a fresco. Ancora, dirimpetto alle Monache di Santo Spirito - oggi fuora
    per ristrigner la città con le mura nuove fatte dal duca Cosimo -, in un
30   portico d'uno spedaletto lavorò un Cristo morto in grembo alle Marie,
    nel quale certamente si vede l'ingegno di Spinello aver paragonato Giotto
    di disegno e di colorito di grandissima lunga, et in qualche parte
    superato. Nel medesimo luogo figurò un Cristo a sedere con significato
    teologico, figurando la Trinità situata dentro a un sole, in una maniera
35   che da ciascuna de le tre figure pare che i medesimi raggi risplendino.
    Alla Compagnia della Trinità si vede un tabernacolo da lui benissimo
    lavorato a fresco, et inoltre per quella città e fuori non è chiesicciuola
    né spedale né cappella né maestà che non sia lavorata da lui a fresco.
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