Volume 2

Edizione Giuntina
    l'altra navata, nella capella di S. Matteo che è sotto l'organo e che fu
    dipinta da Iacopo di Casentino suo maestro, fece, oltre a molte storie
    di quel Santo che sono ragionevoli, nella volta in certi tondi i quat-
    tro Evangelisti in capricciosa maniera, perciò che sopra i busti e le
    membra umane fece a S. Giovanni la testa d'aquila, a Marco il capo di
5   lione, a Luca di bue et a Matteo solo la faccia d'uomo, cioè d'Angelo.
    Fuor d'Arezzo ancora dipinse nella chiesa di S. Stefano (fabricata
    dagl'Aretini sopra molte colonne di graniti e di marmi per onorare e
    conservare la memoria di molti martiri che furono da Giuliano Apo-
    stata fatti morire in quel luogo) molte figure e storie con infinita dili-
10   genza e con tale maniera di colori che si erano freschissime conser-
    vate insino a oggi, quando, non molti anni sono, furono rovinate. Ma
    quello che in quel luogo era mirabile, oltre le storie di S. Stefano fatte
    in figure maggiori che il vivo non è, era in una storia de' Magi vedere
    Giuseppo allegro fuor di modo per la venuta di que' re, da lui con-
15   siderati con maniera bellissima mentre aprivano i vasi dei loro tesori
    e gl'offerivano. In quella chiesa medesima una Nostra Donna che
    porge a Cristo fanciullino una rosa era tenuta et è, come figura bel-
    lissima e devota, in tanta venerazione appresso gl'Aretini, che senza
    guardare a niuna difficultà o spesa, quando fu gettata per terra la
20   chiesa di Santo Stefano tagliarono intorno a essa il muro, et allac-
    ciatolo ingegnosamente la portarono nella città, collocandola in una
    chiesetta per onorarla, come fanno, con la medesima devozione che
    prima facevano. Né ciò paia gran fatto, perciò che essendo stato
    proprio e cosa naturale di Spinello dare alle sue figure una certa gra-
25   zia semplice che ha del modesto e del santo, pare che le figure che egli
    fece de' Santi e massimamente della Vergine spirino un non so che
    di santo e di divino che tira gl'uomini ad averle in somma re
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Edizione Torrentiniana
    fece nella Pieve la cappella di San Bartolomeo, e sotto l'organo
30   similmente quella di San Matteo, nelle quali figurò storie dell'uno e
    dell'altro Apostolo. Non poco lontano a questo, fuor d'Arezzo dipinse al
    Duomo Vecchio fuor della città la cappella e la chiesa di Santo Stefano,
    nelle quale i colori suoi, per essere lavorati risolutamente et a buon
    fresco, sono ancora vivissimi et accesi che paiono dipinti al presente.
35   Et in detta chiesa fece di pittura una Nostra Donna, la quale oggi è
    tenuta dagli Aretini in divozione et in gran riverenza, nascendo questo
    da avere Spinello sempre dato alle figure che dipinse mansuetudine,
    modestia e grazia, e massimamente nelle teste, come dimostrò ancora al
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