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stata nei medesimi termini et andata continuando in quella goffa |
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maniera della quale ancora molte cose si veggiono; di che non farò |
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al presente alcuna memoria, perché se ne dirà di sotto, secondo l'oc- |
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casioni che mi si porgeranno. |
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Le sculture e le pitture similmente buone, state sotterrate nelle |
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rovine d'Italia, si stettono insino al medesimo tempo rinchiuse o non |
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conosciute dagli uomini ingrossati nelle goffezze del moderno |
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uso di quell'età, nella quale non si usavano altre sculture né pitture |
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che quelle le quali un residuo di vecchi artefici di Grecia facevano o in |
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imagini di terra e di pietra o dipignendo figure mostruose e copren- |
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do solo i primi lineamenti di colore. Questi artefici, com'e' migliori, |
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essendo soli in queste professioni, furono condotti in Italia dove por- |
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tarono insieme col musaico la scultura e la pittura in quel modo che la |
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sapevano, e così le insegnarono agl'Italiani - goffe e rozzamente; i |
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quali Italiani poi se ne servirono, come si è detto e come si dirà, in- |
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sino a un certo tempo. E gl'uomini di que' tempi, non essendo usati |
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a veder altra bontà né maggior perfezzione nelle cose di quella che es- |
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si vedevano, si maravigliavano, e quelle, ancora che baron[c]esche fos- |
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sero, nondimeno per le migliori apprendevano. Pur gli spirti di coloro |
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che nascevano, aitati in qualche luogo dalla sottilità dell'aria, si pur- |
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garono tanto che nel MCCL il cielo, a pietà mossosi dei belli ingegni |
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che 'l terren toscano produceva ogni giorno, gli ridusse alla forma |
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primiera. E se bene gli innanzi a loro avevano veduto residui d'archi |
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o di colossi o di statue, o pili o colonne storiate, nell'età che furono |
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dopo i sacchi e le ruine e gl'incendî di Roma e' non seppono mai |