Volume 2

Edizione Giuntina
    della porta di mezzo è un Gesù Cristo con dodici Apostoli, di
    mezzo rilievo di maniera greca.
    I Lucchesi ne' medesimi tempi, cioè l'anno mille e sessantuno,
    come concorrenti de' Pisani principiarono la chiesa di San Martino
5   in Lucca col disegno, non essendo allora altri architetti in Toscana,
    di certi discepoli di Buschetto. Nella facciata dinanzi della qual chiesa
    si vede appiccato un portico di marmo con molti ornamenti et inta-
    gli di cose fatte in memoria di papa Alessandro Secondo, stato poco
    innanzi che fusse assunto al pontificato vescovo di quella città;
10   della quale edificazione e di esso Alessandro si dice in nove versi
    latini pienamente ogni cosa. Il medesimo si vede in alcune altre let-
    tere antiche intagliate nel marmo sotto il portico in fra le porte. Nella
    detta facciata sono alcune figure, e sotto il portico molte storie di
    marmo di mezzo rilievo della vita di San Martino e di maniera greca;
15   ma le migliori, le quali sono sopra una delle porte, furono fatte cento-
    settanta anni doppo da Nicola Pisano e finite nel milleducentotrenta-
    tre (come si dirà al luogo suo), essendo Operai, quando si comincia-
    rono, Abellenato et Aliprando, come per alcune lettere nel mede-
    simo luogo intagliate in marmo apertamente si vede. Le quali figure
20   di mano di Nicola Pisano mostrano quanto per lui migliorasse l'arte
    della scultura.
    Simili a questi furono per lo più, anzi tutti, gl'edifizii che dai
    tempi detti di sopra insino all'anno milledugentocinquanta furono
    fatti in Italia, perciò che poco o nullo acquisto o miglioramento si
25   vide nello spazio di tanti anni avere fatto l'architettura, ma essersi
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Edizione Torrentiniana
    Fu il Duomo di Milano, fatto nella medesima maniera, edificato l'anno
    1388, e quello di Siena et infiniti edifici alla tedesca di quella medesima
    sorte, e molti palazzi e varie fabriche che per tutt'Italia e fuor di essa
    si veggono, come San Marco di Vinegia, la Certosa di Pavia, il Santo
30   di Padova, San Petronio di Bologna, San Martino di Lucca, il Duomo
    di Arezzo, la Pieve, il Vescovado fatto finire da Papa Gregorio X,
    piacentino della famiglia de' Visconti, e così il tempio di Santo, Maria
    del Fiore in Fiorenza, fabbricato da Arnolfo tedesco architettore.
    Stettero poi, oltra le ruine di Roma, per le guerre sotterrati i modi
35   delle sculture e de le pitture da le ruine di Totila fino agl'anni di
    Cristo MCCL, nel qual tempo era rimasto in Grecia un residuo d'ar-
    tefici, che vecchi erano, i quali facevano imagini di terra e di pietra, e
    dipignevano altre figure mostruose e col primo lineamento e col campo
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