|
|
varietà delle teste e in tutte l'altre parti. Non lungi le donne del- |
|
|
l'oste anch'elleno non potrebbono essere fatte con più grazia, avendo- |
|
|
le fatte Antonio con certi abiti spediti e con certi modi tanto proprii |
|
|
di donne che stiano per servigio d'osterie, che non si può immaginare |
5 |
|
meglio. Né può più piacere di quello che faccia l'istoria parimente |
|
|
dove i canonici del Duomo di Pisa, in abiti bellissimi di que' tempi |
|
|
e assai diversi da quegli che s'usano oggi e molto graziati, ricevono a |
|
|
mensa S. Ranieri, essendo tutte le figure fatte con molta considera- |
|
|
zione. Dove poi è dipinta la morte di detto Santo è molto bene espres- |
10 |
|
so non solamente l'effetto del piangere, ma l'andare similmente di |
|
|
certi Angeli che portano l'anima di lui in cielo, circondati da una luce |
|
|
splendidissima e fatta con bella invenzione. E veramente non può |
|
|
anche se non maravigliarsi chi vede, nel portarsi dal clero il corpo di |
|
|
quel Santo al Duomo, certi preti che cantano, perché nei gesti, negl'at- |
15 |
|
ti della persona e in tutti i movimenti facendo diverse voci, somi- |
|
|
gliano con maravigliosa proprietà un coro di cantori: e in questa |
|
|
storia è, secondo che si dice, il ritratto del Bavero. Parimente i mi- |
|
|
racoli che fece Ranieri nell'esser portato alla sepoltura e quelli che |
|
|
in un altro luogo fa, essendo già in quella collocato nel Duomo, fu- |
20 |
|
rono con grandissima diligenza dipinti da Antonio, che vi fece ciechi |
|
|
che ricevono la luce, rattratti che rianno la disposizione delle membra, |
|
|
oppressi dal demonio che sono liberati, et altri miracoli espressi mol- |
|
|
to vivamente; ma fra tutte l'altre figure merita con maraviglia essere |
|
|
considerato un idropico, perciò che col viso secco, con le labbra |
25 |
|
asciutte e col corpo enfiato è tale che non potrebbe, più di quello che |
|
|
fa questa pittura, mostrare un vivo la grandissima sete degl'idropici |
|
|
e gl'altri effetti di quel male. Fu anche cosa mirabile in que' tempi |
|
|
una nave che egli fece in quest'opera, la quale, essendo travagliata |
|
|
dalla fortuna, fu da quel Santo liberata, avendo in essa fatto prontis- |
30 |
|
sime tutte l'azzioni de' marinari e tutto quello che in cotali accidenti |
|
|
e travagli suol avvenire; alcuni gettano senza pensarvi all'ingordis- |
|
|
simo mare le care merci con tanti sudori fatigate, altri corre a pro- |
|
|
vedere il legno che sdruce, et insomma altri a altri uffizii marinareschi, |
|
|
che tutti sarei troppo lungo a raccontare: basta che tutti sono |
35 |
|
fatti con tanta vivezza e bel modo ch'è una maraviglia. In questo |
|
|
medesimo luogo, sotto la vita de' Santi Padri dipinta da Pietro Laurati |
|
|
sanese, fece Antonio il corpo del Beato Oliverio, insieme con l'abate |
|
|
Panuzio e molte cose della vita loro in una cassa figurata di marmo, |
|
|
la qual figura è molto ben dipinta. |
40 |
|
Insomma tutte quest'opere che Antonio fece in Camposanto sono |