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quale opera, per disegno e per esser stata condotta con molta dili- |
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genza, piacque universalmente a ognuno la maniera dell'artefice. |
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Dopo fece alle Campora, luogo de' Monaci Neri fuor della Porta a |
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S. Piero Gattolini, un S. Cosimo e S. Damiano che furono guasti |
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nell'imbiancare la chiesa, et al Ponte a' Romiti in Valdarno il ta- |
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bernacolo ch'è in sul mezzo murato dipinse a fresco con bella manie- |
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ra di sua mano. |
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Trovasi per ricordo di molti che ne scrissero che Tommaso attese |
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alla scultura e lavorò una figura di marmo nel campanile di S. Ma- |
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ria del Fiore di Firenze di braccia quattro, verso dove oggi sono i |
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Pupilli. In Roma similmente condusse a buon fine in S. Giovanni |
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Laterano una storia dove figurò il Papa in più gradi, la quale oggi |
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ancora si vede consumata e rósa dal tempo, et in casa degl'Orsini una |
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sala piena d'uomini famosi et in un pilastro d'Araceli un |
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San Lodovico molto bello a canto all'altar maggiore a man ritta. In |
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Ascesi ancora nella chiesa di sotto di S. Francesco dipinse sopra il |
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pergamo, non vi essendo altro luogo che non fusse dipinto, in un |
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arco la coronazione di Nostra Donna con molti Angeli intorno, tanto |
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graziosi e con bell'arie nei volti et in modo dolci e delicati che mo- |
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strano con la solita unione de' colori - il che era proprio di questo |
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pittore - lui avere tutti gl'altri insin allora stati paragonato; e intorno |
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a questo arco fece alcune storie di S. Niccolò. Parimente nel mona- |
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sterio di S. Chiara della medesima città, a mezzo la chiesa, dipinse |
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una storia in fresco, nella quale è S. Chiara sostenuta in aria da due |
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Angeli che paiono veri, la quale resuscita un fanciullo che era morto, |
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mentre le stanno intorno tutte piene di maraviglia molte femine belle |
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nel viso, nell'acconciature de' capi e negl'abiti che hanno indosso di |
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que' tempi, molto graziosi. Nella medesima città d'Ascesi fece sopra |