Volume 2

Edizione Giuntina
    poco si veggono. E lavorò in fresco una capella nel vecchio S. Spi-
    rito di detta città, che poi nell'incendio di quel tempio rovinò, et in
    fresco sopra la porta principale della chiesa la storia della missione
    dello Spirito Santo, e su la piazza di detta chiesa, per ire al Canto alla
5   Cuculia, sul cantone del convento, quel tabernacolo che ancora vi si
    vede con la Nostra Donna et altri Santi dattorno, che tirano e nelle
    teste e nell'altre parti forte alla maniera moderna, perché cercò va-
    riare e cangiare le carnagioni et accompagnare nella varietà de' colori
    e ne' panni con grazia e giudizio tutte le figure. Costui medesima-
10   mente lavorò in S. Croce nella capella di S. Silvestro l'istorie
    di Costantino con molta diligenza, avendo bellissime considerazioni
    nei gesti delle figure; e poi, dietro a un ornamento di marmo fatto per
    la sepoltura di messer Bettino de' Bardi - uomo stato in quel tempo
    in onorati gradi di milizia -, fece esso messer Bettino di naturale, ar-
15   mato, che esce d'un sepolcro ginocchioni, chiamato col suono delle
    trombe del Giudizio da due Angeli che in aria accompagnano un Cri-
    sto nelle nuvole molto ben fatto. Il medesimo in S. Pancrazio fece,
    all'entrar della porta a man ritta, un Cristo che porta la croce et alcuni
    Santi appresso, che hanno espressamente la maniera di Giotto. Era in
20   S. Gallo - il qual convento era fuor della porta che si chiama dal suo
    nome e fu rovinato per l'assedio - in un chiostro dipinta a fresco una
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Edizione Torrentiniana
    in Santo Spirito di detta città, inanzi che lo incendio lo struggesse,
    et in fresco sopra la porta principale della chiesa la storia dello Spirito
    Santo, e su la piazza di detta chiesa, per ire al Canto a la Cuculia, sul
25   cantone del convento de' frati, quel tabernacolo ch'ancora vi si vede con
    la Nostra Donna et altri Santi dattorno, con alcune teste le quali tirano
    forte a la maniera moderna. Quivi cercò variare e cangiare le carnagioni
    e similmente mostrò accompagnar[e], nella varietà de' colori e ne' panni, e
    con grazia e con giudicio tutte le sue figure, le quali molto s'ingegnò cor-
30   reggere e fuggì quegli errori che spesse volte all'occhio dànno cagione di
    biasimo al giudicio di molti. Costui medesimamente lavorò in Santa
    Croce la cappella di San Salvestro, nella quale si veggono l'istorie di
    Gostantino fatte con pulitezza e con grandissima diligenza. Fece ancora
    in San Pancrazio all'entrar della porta, alla capella della Madonna,
35   un Cristo che porta la croce et alcuni altri Santi dappresso, ch'ànno
    espressissimamente la maniera di Giotto e molto leggiadrissimamente
    sono aiutati dalla unione ch'e' diede sempre alle cose che fece. Era
    in San Gallo fuor della Porta, in un chiostro de' frati, una Pietà dipinta
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