Volume 2

Edizione Giuntina
    che a loro lodevoli; finché la miglior forma e alquanto alla buona
    antica simile trovarono poi i migliori artefici, come si veggono di
    quella maniera per tutta Italia le più vecchie chiese, e non antiche,
    che da essi furon edificate: come da Teodorico re d'Italia un palazzo
5   in Ravenna, uno in Pavia et un altro in Modena, pur di maniera
    barbara e più tosto ricchi e grandi che bene intesi o di buona archi-
    tettura. Il medesimo si può affermare di Santo Stefano in Rimini,
    di S. Martino di Ravenna e del tempio di San Giovanni Evangeli-
    sta edificato nella medesima città da Galla Placidia intorno agl'anni
10   di nostra salute CCCCXXXVIII, di S. Vitale che fu edificato l'anno
    DXLVII, e della Badia di Classi di fuori, et insomma di molti altri
    monasterii e tempî edificati dopo i Longobardi.I quali tutti edifizii,
    come si è detto, sono e grandi e magnifici, ma di goffissima architet-
    tura, e fra questi sono molte badie in Francia edificate a S. Benedetto,
15   e la chiesa e monasterio di Monte Casino, il tempio di S. Giovamba-
    tista a Monza, fatto da quella Teodelinda reina de' Gotti alla quale
    S. Gregorio papa scrisse i suoi Dialogi. Nel qual luogo essa reina
    fece dipignere la storia d'i Longobardi, dove si vedeva che eglino
    dalla parte di dietro erano rasi e dinanzi avevano le zazzere e si ti-
20   gnevano fino al mento; le vestimenta erano di tela larga, come usa-
    rono gl'Angli et i Sassoni, e sotto un manto di diversi colori, e le
    scarpe fino alle dita de' piedi aperte e sopra legate con certi correg-
    giuoli. Simili a' sopradetti tempii furono la chiesa di S. Giovanni in
    Pavia, edificata da Gundiperga figliuola della sopradetta Teondelin-
25   da, e nella medesima città la chiesa di San Salvador[e], fatta da Ari-
    perto fratello della detta reina, il quale successe nel regno a Rodoaldo
    marito di Gundiperga, la chiesa di Santo Ambruogio di Pavia, edi-
    ficata da Grimoaldo re de' Longobardi, che cacciò dal regno Perterit
    figliuolo di Riperto. Il quale Perterit, ristituto nel regno dopo la
30   morte di Grimoaldo, edificò pur in Pavia un monasterio di donne,
    detto il Monasterio Nuovo, in onore di Nostra Donna e di S. Agata,
    e la reina ne edificò uno fuora delle mura dedicato alla Vergine
    Maria in Pertica. Conperte similmente, figliuolo d'esso Perterit, edi-
    ficò un monasterio e tempio a S. Giorgio, detto di Coronate - nel luo-
35   go dove aveva avuto una gran vittoria contra a Alahi - , di simile ma-
    niera. Né dissimile fu a questi il tempio che 'l re de' Longobardi
- pagina 23 -

Edizione Torrentiniana
    trovarono poi i migliori artefici, come si veggono di quella maniera per
    tutta Italia le più vecchie chiese, e non antiche, che da essi furono edificate,
- pagina 23 -
pagina precedentepagina successiva