Volume 2

Edizione Giuntina
    amorevolmente dai Romani, guastò, spogliò e portossi via tutto
    ciò che nella misera città di Roma era rimaso più per sorte che per
    libera volontà di coloro che l'avevono rovinata. Bene è vero che e' non
    potet[t]e godersi di questa preda, perché da la tempesta del mare
5   trasportato nella Sicilia, giustamente occiso dai suoi, lasciò le spoglie,
    il regno e la vita tutto in preda della fortuna. La quale non contenta
    ancora de' danni di Roma, perché le cose tolte non potessino tornarvi
    giamai, vi condusse un'armata di Saracini a' danni dell'isola, i quali
    e le robe de' Siciliani e le stesse spoglie di Roma se ne portorono in
10   Alessandria con grandissima vergogna e danno dell'Italia e del Cri-
    stianesimo. E così tutto quello che non avevono guasto i Pontefici, e
    S. Gregorio massimamente (il qual si dice che mésse in bando tutto il
    restante delle statue e delle spoglie degl'edifizii), per le mani di questo
    sceleratissimo greco finalmente capitò male. Di maniera che, non tro-
15   vandosi più né vestigio né indizio di cosa alcuna che avesse del buono,
    gl'uomini che vennono apresso, ritrovandosi roz[z]i e materiali e par-
    ticularmente nelle pitture e nelle scolture, incitati dalla natura e assot-
    tigliati dall'aria, si diedero a fare non secondo le regole dell'arti pre-
    dette, che non l'avevano, ma secondo la qualità degli ingegni loro.
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Edizione Torrentiniana
20   dai Romani, guastò, spogliò e portossi via tutto ciò che nella
    misera città di Roma era rimaso più per sorte che per libera volontà di
    coloro che l'avevono rovinata. Bene è vero che e' non potet[t]e godersi
    di questa preda, perché da la tempesta del mare trasportato nella
    Sicilia, giustamente occiso dai suoi, lasciò le spoglie, il regno e la
25   vita tutto in preda della fortuna. La quale non contenta ancora de' dan-
    ni di Roma, perché le cose tolte non potessino tornarvi giamai, vi con-
    dusse una armata di Saracini a' danni dell'isola,i quali e le robe de'
    Siciliani e le stesse spoglie di Roma se ne portorono in Alessandria
    con grandissima vergogna e danno della Italia e del Cristianesimo. E
30   così tutto quello che non avevono guasto i Pontefici, e San Gregorio
    massimamente (il quale si dice che mésse in bando tutto il restante delle
    statue e delle spoglie degli edificii), per le mani di questo sceleratissimo
    greco finalmente capitò male. Di maniera che, non trovandosi più né
    vestigio né indizio di cosa alcuna che avesse del buono, gl'uomini
35   che vennono apresso, ritrovandosi rozzi e materiali e particularmente
    nelle pitture e nelle scolture, incitati dalla natura e assottigliati dall'aria,
    si diedero a fare non secondo le regole dell'arti predette, che non le
    avevano, ma secondo la qualità degli ingegni loro: e così nacquero da
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