Volume 2

Edizione Giuntina
    E sotto la storia son questi versi:
    Taddeo dipinse questo bel rigestro,
    discepol fu di Giotto il buon maestro.
    Fu fattogli allogazione in Arezzo d'alcuni lavori in fresco, i quali
5   ridusse Taddeo, con Giovanni da Milano suo discepolo, all'ultima
    perfezzione. E di questi veggiamo ancora nella Compagnia dello
    Spirito Santo una storia nella faccia dell'altar maggiore, dentrovi la
    Passione di Cristo con molti cavalli et i ladroni in croce - cosa tenuta
    bellissima per la considerazione ch'e' mostrò nel metterlo in croce -,
10   dove sono alcune figure che, vivamente espresse, dimostrano la rabbia
    de' Giudei, tirandolo alcuni per le gambe con una fune, altri porgen-
    do la spugna et altri in varie attitudini, come il Longino che gli passa
    il costato et i tre soldati che si giuocano la veste, nel viso de' quali si
    scorge la speranza et il timore nel trarre de' dadi. Il primo di costoro,
15   armato, sta in attitudine disagiosa aspettando la volta sua, e si
    dimostra tanto bramoso di tirare che non pare che e' senta il disagio;
    l'altro inarcando le ciglia, con la bocca e con gl'occhi aperti, guarda i
    dadi per sospetto quasi di fraude e chiaramente dimostra a chi lo
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Edizione Torrentiniana
    E sotto la storia è uno epigramma in nome suo, così scritto:
20   Taddeo dipinse questo bel rigestro,
    discepol fu di Giotto il buon maestro
    Fu fattogli allogazione in Arezzo di alcuni lavori in fresco, i quali
    ridusse Taddeo, con Giovanni da Milano suo discepolo, a l'ultima per-
    fezzione. E di questi veggiamo ancora nella Compagnia dello Spirito
25   Santo una storia nella faccia dello altar maggiore, dentrovi la Passione
    di Cristo con molti cavalli et i ladroni in croce - cosa tenuta bellissima
    per la considerazione che e' mostrò nel metterlo in croce -, dove sono
    alcune figure che, vivacissimamente espresse, dimostrano la rabbia di essi
    Giudei, tirandolo alcuni per le gambe con una fune, altri porgendo la
30   spugna et altri in varie attitudini, come il Longino che gli passa il costato
    et i tre soldati che si giuocano la veste, nel viso de' quali si scorge la
    speranza et il timore nel trarre i dadi. Il primo di costoro, armato, sta
    in attitudine disagiosa aspettando la volta sua, e si mostra tanto bra-
    moso di tirare che e' non pare che senta il disagio; l'altro inarcando le
35   ciglia, con la bocca e con gli occhi aperti, guarda i dadi per sospetto
    quasi di fraude e chiaramente dimostra a chi lo considera il bisogno e la
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