Volume 2

Edizione Giuntina
    barca quivi dipinta dimostrò chiaramente com'egli aveva intera no-
    tizia del tempestoso agitare del mare e della furia della fortuna, nella
    quale, mentre che i marinari votando la nave gittano le mercanzie,
    appare in aria S. Niccolò e gli libera da quel pericolo. La quale opera,
5   per esser piacciuta e stata molto lodata, fu cagione che gli fu fatto
    dipignere la capella dell'altare maggiore di quella chiesa, dove fece in
    fresco alcune storie di Nostra Donna et a tempera, in tavola, medesi-
    mamente la Nostra Donna con molti Santi lavorati viva-
    mente. Parimente nella predella di detta tavola fece con figure pic-
10   cole alcune altre storie di Nostra Donna, delle quali non accade far
    particolar menzione, poiché l'anno 1467 fu rovinato ogni cosa, quan-
    do Lodovico marchese di Mantova fece in quel luogo la tribuna che
    v'è oggi, col disegno di Leon Battista Alberti, et il coro de' frati,
    facendo portar la tavola nel capitolo di quel convento; nel refettorio
15   del quale fece da sommo, sopra le spalliere di legname, l'ultima cena
    di Gesù Cristo con gl'Apostoli e sopra quella un Crocifisso con molti
    Santi.
    Avendo posto a quest'opere Taddeo Gaddi l'ultimo fine fu con-
    dotto a Pisa, dove in San Francesco per Gherardo e Buonacorso
20   Gambacorti fece la capella maggiore in fresco molto ben colorita
    con molte figure e storie di quel Santo e di S. Andrea e S. Nicolò.
    Nella volta poi e nella facciata è papa Onorio che conferma la Re-
    gola, dove è ritratto Taddeo di naturale in proffilo con un capuccio
    avolto sopra il capo, et a' piedi di quella storia sono scritte queste
25   parole:
    MAGISTER TADDEUS GADDUS DE FLORENTIA PINXIT HANC HISTORIAM
    SANCTI FRANCISCI ET SANCTI ANDREAE ET SAN[C]TI NICOLAI ANNO
    DOMINI MCCCXLII DE MENSE AUGUSTI.
    Fece ancora nel chiostro pure di quel convento, in fresco, una Nostra
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Edizione Torrentiniana
30   barca quivi dipinta dimostrò assai chiaramente come egli aveva notizia
    intera del tempestoso agitar del mare e della furia della fortuna, nella
    quale, mentre che i marinari vòtano la nave et in mare gettano le mer-
    canzie, appare in aria Santo Niccolò e gli libera da quel pericolo: opera
    certo molto lodata.
35   Fu condotto a Pisa dalla comunità, dove nel Camposanto fece in
    istorie tutta la vita del pazientissimo Giobbe, e nella medesima città nel
    c[h]iostro di San Francesco una Nostra Donna con alcuni Santi, la quale
    è con molta diligenza lavorata e condotta. Ritornò a Fiorenza e dipinse il
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