Volume 2

Edizione Giuntina
    sua voglia cotali divisioni, avendo gl'altri pittori che avevano in quel
    luogo lavorato, come Giotto suo maestro e Buonamico, cominciato
    a fare le storie loro con questo malo ordine.
    Seguitando dunque in quel Camposanto per meno error[e] il modo
5   tenuto dagli altri, fece Simone, sopra la porta principale di dentro,
    una Nostra Donna in fresco portata in cielo da un coro d'Angeli, che
    cantano e suonano tanto vivamente che in loro si conoscono tutti
    que' varii effetti che i musici cantando o sonando fare sogliono,
    come è porgere l'orecchio al suono, aprir la bocca in diversi modi,
10   alzar gl'occhi al cielo, gonfiar le guance, ingrossar la gola, et insomma
    tutti gl'altri atti e movimenti che si fanno nella musica. Sotto questa
    Assunta, in tre quadri fece alcune storie della vita di S. Ranieri pisa-
    no. Nella prima quando giovanetto, sonando il salterio, fa ballar al-
    cune fanciulle, bellissime per l'arie de' volti e per l'ornamento degl'a-
15   biti et acconciature di que' tempi; vedesi poi lo stesso Ranieri, es-
    sendo stato ripreso di cotale lascivia dal Beato Alberto romito, starsi
    col volto chino e lagrimoso e con gl'occhi fatti rossi dal pianto tutto
    pentito del suo peccato, mentre Dio in aria, circondato da un celeste
    lume, fa sembiante di perdonargli. Nel secondo quadro è quando
20   Ranieri, dispensando le sue facultà ai poveri di Dio, per poi montar
    in barca, ha intorno una turba di poveri, di storpiati, di donne e di
    putti, molto affettuosi nel farsi innanzi, nel chiedere e nel ringraziar-
    lo; e nello stesso quadro è ancora quando questo Santo, ricevuta nel
    tempio la schiavina da pellegrino, sta dinanzi a Nostra Donna, che
25   circondata da molti Angeli gli mostra che si riposerà nel suo grembo
    in Pisa: le quali tutte figure hanno vivezza e bell'aria nelle teste.
    Nella terza è dipinto da Simone quando, tornato dopo sette anni
    d'Oltramare, mostra aver fatto tre quarantane in Terrasanta, e che
    standosi in coro a udir i divini uffizii dove molti putti cantano, è ten-
30   tato dal Demonio, il quale si vede scacciato da un fermo proponimen-
    to che si scorge in Ranieri di non voler offender Dio, aiutato da una
    figura - fatta da Simone per la Constanza- che fa partir l'antico Av-
    versario non solo tutto confuso ma, con bella invenzione e capricciosa,
    tutto pauroso, tenendosi nel fuggire le mani al capo e caminando con
35   la fronte bassa e stretto nelle spalle a più potere e dicendo,
    come se gli vede scritto uscire di bocca: Io non posso più. E fi-
    nalmente in questo quadro è ancora quando Ranieri, in sul monte
    Tabor ingenocchiato, vede miracolosamente Cristo in aria con Moisè
    et Elia. Le quali tutte cose di quest'opera, et altre che si tacciono,
40   mostrano che Simone fu molto capriccioso et intese il buon modo di
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