Volume 2

Edizione Giuntina
    Simone per rinfrescar nell'opere sue la fama di colui che l'aveva fatto
    immortale. Per la Chiesa Universale fece la chiesa di S. Maria del
    Fiore, non come ella sta oggi, ma come egli l'aveva ritratta dal mo-
    dello e disegno che Arnolfo architettor[e] aveva lasciati nell'Opera per
5   norma di coloro che avevano a seguitar la fabbrica dopo lui;
    de' quali modelli, per poca cura degl'Operai di S. Maria del Fiore,
    come in altro luogo s'è detto, non ci sarebbe memoria alcuna se Si-
    mone non l'avesse lasciata dipinta in quest'opera. Nella terza fac-
    ciata, che è quella dell'altar[e], fece la Passione di Cristo, il quale
10   uscendo di Gerusalem con la croce su la spalla se ne va al monte Cal-
    vario seguitato da un popolo grandissimo, dove giunto, si vede esser
    levato in croce nel mezzo de' ladroni, con l'altre appartenenze che
    cotale storia accompagnano. Tacerò l'esservi buon numero di ca-
    valli, il gettarsi la sorte dai famigli della corte sopra la veste di
15   Cristo, lo spogliare il limbo de' Santi Padri, e tutte l'altre considerate
    invenzioni che sono non da maestro di quell'età ma da moderno ec-
    cellentissimo: conciosiaché pigliando le facciate intere, con diligentis-
    sima osservazione fa in ciascuna diverse storie su per un monte e non
    divide con ornamenti tra storia e storia, come usarono di fare i vecchi
20   e molti moderni, che fanno la terra sopra l'aria quattro o cinque volte,
    come è la capella maggiore di questa medesima chiesa et il Camposan-
    to di Pisa; dove, dipignendo molte cose a fresco, gli fu forza far contra
- pagina 196 -

Edizione Torrentiniana
    la fama di chi lo aveva fatto immortale. Per la Chiesa Universale fece
    la chiesa di Santa Maria del Fiore di Firenze, non come ella sta oggi, ma
25   come, secondo il disegno suo, egli arebbe voluto farla. Nella terza faccia-
    ta, che è quella dello altare, fece la Passione di Cristo che esce di Ieru-
    salem e con la croce su la spalla se ne va al monte Calvario, e con esso
    un popolo grandissimo che lo accompagna; appresso, lo essere levato in
    croce nel mez[z]o de ladroni, con tutte le altre appartenenze di questa
30   istoria, nella quale sono cavalli e diverse cose molto considerate per la
    invenzione. Èvvi ancora lo spogliare il limbo de' Santi Padri, con adver-
    timenti non da maestro di quella età ma da moderno e considerato:
    conciosiaché pigliando tutte le facce, con diligentissima osservazione fa
    in ciascuna di quelle diverse istorie su per un monte e non divide con
35   ornamenti tra storia e storia, come hanno usato di fare i vecchi e con
    essi molti moderni, che fanno la terra sopra l'aria quattro o cinque volte,
    come è la cappella maggiore di questa medesima chiesa et il Camposan-
    to di Pisa.
- pagina 196 -
pagina precedentepagina successiva