Volume 2

Edizione Giuntina
    Ritornato Buonamico a Firenze e poco curandosi di cosa che di-
    cessono i Perugini, attese a lavorare e fare molte opere, delle quali,
    per non esser più lungo, non accade far menzione. Dirò solo questo,
    che avendo dipinto a Calcinaia una Nostra Donna a fresco col Fi-
5   gliuolo in collo, colui che gliela aveva fatta fare in cambio di pagarlo
    gli dava parole; onde Buonamico, che non era avezzo a essere fatto
    fare né ad essere uccellato, pensò di valersene ad ogni modo. E così
    andato una mattina a Calcinaia, convertì il Fanciullo che aveva di-
    pinto in braccio alla Vergine, con tinte senza colla o tempera ma
10   fatte con l'acqua sola, in uno orsacchino; la qual cosa non dopo molto
    vedendo il contadino che l'aveva fatta fare, pressoché disperato andò
    a trovare Buonamico, pregandolo che di grazia levasse l'orsacchino
    e rifacesse un fanciullo come prima, perché era presto a sodisfarlo. Il
    che avendo egli fatto amorevolmente, fu della prima e della seconda
15   fatica senza indugio pagato, e bastò a racconciare ogni cosa una
    spugna bagnata.
    Finalmente, perché troppo lungo sarei se io volessi raccontare così
    tutte le burle come le pitture che fece Buonamico Buffalmacco - e
    massimamente praticando in bottega di Maso del Saggio, che era un
20   ridotto di cittadini e di quanti piacevoli uomini aveva Firenze e bur-
    levoli -, porrò fine a ragionare di lui, il quale morì d'anni settantot-
    to, e fu dalla Compagnia della Misericordia, essendo egli poverissimo
    et avendo più speso che guadagnato per essere un uomo così fatto,
    sovenuto nel suo male in Santa Maria Nuova, spedale di Firenze;
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Edizione Torrentiniana
25   ancora dipinse una Nostra Donna a fresco col Figliolo in braccio; la
    quale finita, non potendo trarre i danari di mano al contadino, vedendosi
    trattenere et alla fine uccellare, deliberò valersene. Et una mattina parti-
    tosi da Fiorenza et a Calcinaia inviatosi, convertì il Fanciullo che la
    Vergine aveva in collo, con tinta senza colla o tempera, in uno orsac-
30   chino. Dove il contadino pressoché disperato ritornando per Buonamico,
    della prima opera fatta e della seconda ch'a fare aveva lo pagò intera-
    mente; et egli con una spugna bagnata lavò la tinta che vi aveva messa
    di sopra, et allegro co' meritati danari se ne ritornò a Fiorenza. Fece
    infinite altre burle Buonamico, le quali lungo sarebbe e fuor di proposito
35   a raccontare: basta che le figure sue furono stimate bonissime, e da quegli
    che dopo lui sono stati sempre avute in pregio grandissimo.
    Finì il corso della vita sua nell'età d'anni LXVIII, e dalla Miseri-
    cordia sovenuto in Santa Maria Nuova di Fiorenza, ordinariamente fu
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