Volume 2

Edizione Giuntina
    e convennero per contratto in questo modo: che il prezzo fusse
    otto fiorini e la figura dovesse esser dodici braccia. Andato dunque
    Buonamico alla chiesa dove doveva fare il San Cristofano, trovò che,
    per non essere ella né alta né lunga se non braccia nove, non poteva
5   né di fuori né di dentro accommodarlo in modo che bene stesse,
    onde prese partito, perché non vi capiva ritto, di farlo dentro in
    chiesa a giacere; ma perché anco così non vi entrava tutto, fu neces-
    sitato rivolgerlo dalle ginocchia in giù nella facciata di testa. Finita
    l'opera, il contadino non voleva in modo nessuno pagarla, anzi gri-
10   dando diceva d'esser assassinato. Per che, andata la cosa agl'Ufficiali
    di Grascia, fu giudicato, secondo il contratto, che Buonamico avesse
    ragione.
    A San Giovanni fra l'Arcora era una Passione di Cristo di mano
    di Buonamico molto bella, e fra l'altre cose che vi erano molto lodate
15   vi era un Giuda appiccato a un albero, fatto con molto giudizio e
    bella maniera. Similmente un vecchio che si soffiava il naso era
    naturalissimo, e le Marie, dirotte nel pianto, avevano arie e modi
    tanto mesti che meritavano secondo quell'età, che non aveva ancora
    così facile il modo d'esprimere gl'affetti dell'animo col pennello, di
20   essere grandemente lodate. Nella medesima faccia un Santo Ivo di
    Brettagna, ch'aveva molte vedove e pupilli ai piedi, era buona figura,
    e ' due Angeli in aria che lo coronavano erano fatti con dolcissima
    maniera. Questo edifizio e le pitture insieme furono gettate per terra
    l'anno della guerra del 1529.
25   In Cortona ancora dipinse Buonamico, per messer Aldobrandino
    vescovo di quella città, molte cose nel Vescovado, e particolarmente
    la cappella e tavola dell'altar maggiore; ma perché nel rinovare il
    palazzo e la chiesa andò ogni cosa per terra, non accade farne altra
    menzione. In San Francesco nondimeno et in Santa Margherita
30   della medesima città sono ancora alcune pitture di mano di Buona-
    mico. Da Cortona andato di nuovo Buonamico in Ascesi, nella chiesa
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Edizione Torrentiniana
    lo dovesse fare per prezzo d'otto ducati e la figura doveva essere dodici
    braccia. Arrivato Buonamico a la chiesa per farlo, trovò che ella non era
    più che nove braccia in tutta l'altezza; dove né di fuori né di dentro po-
35   tendo accomodarlo, si risolse, poi che non ci poteva capir ritto, di
    farlo dentro in chiesa a giacere: e così lo fece. Onde il contadino si dolse
    di Buonamico in giudicio all'Arte degli Speziali, ma per lo contratto che
    avevano fatto insieme, fu giudicato ch'egli avesse il torto. A Calcinaia
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