Volume 2

Edizione Giuntina
    in testa dove è oggi di marmo la sepoltura del Corte, tutta la
    Passione di Cristo con gran numero di figure a piedi et a cavallo, e
    tutte in varie e belle attitudini, e seguitando la storia fece la Resur-
    rezzione e l'apparire di Cristo agl'Apostoli assai acconciamente.
5   Finiti questi lavori et in un medesimo tempo tutto quello che aveva
    in Pisa guadagnato, che non fu poco, se ne tornò a Firenze così povero
    come partito se n'era, dove fece molte tavole e lavori in fresco, di che
    non accade fare altra memoria. Intanto, essendo dato a fare a Bruno
    suo amicissimo, che seco se n'era tornato da Pisa dove si avevano
10   sguazzato ogni cosa, alcune opere in Santa Maria Novella, perché
    Bruno non aveva molto disegno né invenzione Buonamico gli dise-
    gnò tutto quello che egli poi mise in opera in una facciata di detta
    chiesa, dirimpetto al pergamo e lunga quanto è lo spazio che è fra
    colonna e colonna: e ciò fu la storia di San Maurizio e ' compagni che
15   furono per la fede di Gesù Cristo decapitati. La quale opera fece
    Bruno per Guido Campese, connestabile allora de' Fiorentini; il
    quale avendo ritratto prima che morisse, l'anno 1312, lo pose poi in
    questa opera armato come si costumava in que' tempi, e dietro a lui
    fece un'ordinanza d'uomini d'arme tutti armati all'antica, che fanno
20   bel vedere, mentre esso Guido sta ginocchioni inanzi a una Nostra
    Donna che ha il putto Gesù in braccio e pare che sia raccomandato
    da San Domenico e da S. Agnesa che lo mettono in mezzo. Questa
    pittura, ancora che non sia molto bella, considerandosi il disegno
    di Buonamico e la invenzione ell'è degna di esser in parte lodata, e
25   massimamente per la varietà de' vestiti, barbute et altre armature di
    que' tempi; et io me ne sono servito in alcune storie che ho fatto per
    il signor duca Cosimo, dove era bisogno rappresentare uomini armati
    all'antica et altre somiglianti cose di quell'età: la qual cosa è molto
    piacciuta a Sua Eccell[enza] illustrissima et ad altri che l'hanno ve-
30   duta. E da questo si può conoscere quanto sia da far capitale dell'in-
    venzioni et opere fatte da questi antichi, comeché così per-
    fette non siano, et in che modo utile e commodo si possa trarre dalle
    cose loro, avendoci eglino aperta la via alle maraviglie che insin a
    oggi si sono fatte e si fanno tuttavia.
35   Mentre che Bruno faceva questa opera, volendo un contadino che
    Buonamico gli facesse un San Cristofano, ne furono d'accordo in Fiorenza
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Edizione Torrentiniana
    egli promesso in Valdimarina a un contadino lavorare un San Cristofano,
    ne fece fare d'accordo con essolui in Fiorenza uno istrumento rogato, che
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