Volume 2

Edizione Giuntina
    oggi per la maggior parte sia guasta, si vede vivezza nelle figure, buo-
    na pratica e vaghezza nel colorito, e che la mano esprimeva molto
    bene i concetti dell'animo di Buonamico, il quale non ebbe però
    molto disegno. Nella facciata della destra crociera, la quale è dirim-
5   petto a quella dove è la porta del fianco, in alcune storie di Santa
    Nastasia, si veggiono certi abiti et acconciature antiche molto vaghe
    e belle in alcune donne che vi sono con graziosa maniera dipinte.
    Non men belle sono quelle figure ancora che con bene accommodate
    attitudini sono in una barca, fra le quali è il ritratto di papa Alessan-
10   dro Quarto, il quale ebbe Buonamico, secondo che si dice, da Tafo
    suo maestro, il quale aveva quel Pontefice ritratto di musaico in
    S. Piero. Parimente nell'ultima storia, dove è il martirio di quella
    Santa e d'altre, espresse Buonamico molto bene nei volti il timore
    della morte, il dolore e lo spavento di coloro che stanno a vederla
15   tormentare e morire, mentre sta legata a un albero e sopra il foco.
    Fu compagno in questa opera di Buonamico Bruno di Giovanni
    pittore, che così è chiamato in sul vecchio libro della Compagnia. Il
    quale Bruno, celebrato anch'egli come piacevole uomo dal Boccaccio,
    finite le dette storie delle facciate, dipinse nella medesima chiesa
20   l'altar di Santa Orsola con la compagnia delle vergini, facendo in
    una mano di detta Santa uno stendardo con l'arme di Pisa, che è in
    campo rosso una croce bianca, e facendole porgere l'altra a una femi-
    na, che surgendo fra due monti e toccando con l'uno de' piedi il
    mare, le porge amendue le mani in atto di raccomandarsi. La quale
25   femina, figurata per Pisa, avendo in capo una corona d'oro et indosso
    un drappo pieno di tondi e di aquile, chiede, essendo molto trava-
    gliata in mare, aiuto a quella Santa. Ma perché nel fare questa opera
    Bruno si doleva che le figure che in essa faceva non avevano il vivo
    come quelle di Buonamico, Buonamico, come burlevole, per inse-
30   gnargli a fare le figure non pur vivaci ma che favellassono, gli fece
    far alcune parole che uscivano di bocca a quella femina che si rac-
    comanda alla Santa e la risposta della Santa a lei, avendo ciò visto
    Buonamico nell'opere che aveva fatte nella medesima città Cimabue.
    La qual cosa, come piacque a Bruno e agl'altri uomini sciocchi di
35   que' tempi, così piace ancor oggi a certi goffi che in ciò sono serviti
    da artefici plebei come essi sono. E di vero pare gran fatto che da
    questo principio sia passata in uso una cosa che per burla e non per
    altro fu fatta fare, conciosiaché anco una gran parte del Camposanto,
    fatta da lodati maestri, sia piena di questa gofferia.
40   L'opere dunque di Buonamico essendo molto piacciute ai Pisani,
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