Volume 2

Edizione Giuntina
    in questa opera, per tutto di pavonazzo [e] di sale - il quale fa col
    tempo una salsedine che si mangia e consuma il bianco e gl'altri
    colori -, non è maraviglia se quest'opera è guasta e consumata, là dove
    molte altre che furono fatte molto prima si sono benissimo conservate.
5   Et io, che già pensava che a queste pitture avesse fatto nocumento
    l'umido, ho poi provato per esperienza, considerando altre opere
    del medesimo, che non dall'umido, ma da questa particolare usanza
    di Buffalmacco è avenuto che sono in modo guaste che non vi si vede
    né disegno né altro, e dove erano le carnagioni non è altro rimaso che il
10   paonazzo: il qual modo di fare non dee usarsi da chi ama che le
    pitture sue abbiano lunga vita.
    Lavorò Buonamico, dopo quello che si è detto di sopra, due ta-
    vole a tempera ai monaci della Certosa di Firenza, delle quali l'una
    è dove stanno per il coro i libri da cantare, e l'altra di sotto nelle
15   cappelle vecchie. Dipinse in fresco nella Badia di Firenze la capella
    de' Giochi e Bastari, a lato alla cappella maggiore; la quale cappella,
    ancorché poi fusse conceduta alla famiglia de' Boscoli, ritiene le
    dette pitture di Buffalmacco insino a oggi, nelle quali fece la Passione
    di Cristo con affetti ingegnosi e belli, mostrando in Cristo, quando
20   lava i piedi ai discepoli, umiltà e mansuetudine grandissima, e ne'
    Giudei, quando lo menano ad Erode, fierezza e crudeltà; ma par-
    ticolarmente mostrò ingegno e facilità in un Pilato che vi dipinse in
    prigione, et in Giuda apiccato a un albero: onde si può agevolmente
    credere quello che di questo piacevole pittore si racconta, cioè che
25   quando voleva usar diligenza e affaticarsi, il che di rado avveniva, egli
    non era inferiore a niun altro dipintore de' suoi tempi. E che ciò sia
    vero, l'opere ch'e' fece in Ognisanti a fresco, dove è oggi il cimitero,
    furono con tanta diligenza lavorate e con tanti avvertimenti, che
    l'acqua che è piovuta loro sopra tanti anni non le ha potuto guastare
30   né fare sì che non si conosca la bontà loro, e che si sono mantenute
    benissimo per essere state lavorate puramente sopra la calcina fresca.
    Nelle facce, dunque, sono la Natività di Gesù Cristo e l'Adorazione
    de' Magi, cioè sopra la sepoltura degl'Aliotti.
    Dopo quest'opera andato Buonamico a Bologna, lavorò a fresco
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Edizione Torrentiniana
    burle e molte piacevolezze. Lavorò a fresco in Bologna in S. Petronio la
    capella de' Bolognini con molte istorie e gran numero di figure, dove
    tanto satisfece a quel gentiluomo che lo faceva lavorare che oltre al premio,
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