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che non fosse qualche garzonaccio da pestar colori, gli fe- |
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ciono dire dalla badessa che averebbono voluto vedere lavorar il |
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maestro, e non sempre colui. A che rispose Buonamico, come pia- |
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cevole che era, che tosto che il maestro vi fusse lo farebbe loro inten- |
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dere, accorgendosi nondimeno della poca confidenza che avevano in |
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lui. Preso dunque un desco e messovene sopra un altro, mise in |
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cima una brocca overo mezzina da acqua, e nella bocca di quella |
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pose un capuccio in sul manico, e poi il resto della mezzina coperse |
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con un mantello alla civile, affibbiandolo bene intorno ai deschi; |
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e posto poi nel beccuccio, donde l'acqua si trae, acconciamente un |
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pennello, si partì. Le monache, tornando a veder il lavoro per uno |
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aperto dove avea cansato la tela, videro il posticcio maestro in ponti- |
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ficale; onde credendo che lavorasse a più potere e fusse per fare |
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altro lavoro che quel garzonaccio a cattafascio non faceva, se ne stet- |
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tono più giorni senza pensar ad altro. Finalmente, essendo elleno |
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venute in disiderio di veder che bella cosa avesse fatto il maestro, |
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passati quindici giorni, nel quale spazio di tempo Buonamico non vi |
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era mai capitato, una notte, pensando che il maestro non vi fusse, |
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andarono a veder le sue pitture e rimasero tutte confuse e rosse nello |
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scoprir, una più ardita dell'altre, il solenne maestro che in quindici |
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dì non aveva punto lavorato. Poi, conoscendo che egli aveva loro fatto |
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quello che meritavano e che l'opere che egli aveva fatte non era- |
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no se non lodevoli, fece-richiamar dal castaldo Buonamico, il quale |