Volume 2

Edizione Giuntina
    che non fosse qualche garzonaccio da pestar colori, gli fe-
    ciono dire dalla badessa che averebbono voluto vedere lavorar il
    maestro, e non sempre colui. A che rispose Buonamico, come pia-
    cevole che era, che tosto che il maestro vi fusse lo farebbe loro inten-
5   dere, accorgendosi nondimeno della poca confidenza che avevano in
    lui. Preso dunque un desco e messovene sopra un altro, mise in
    cima una brocca overo mezzina da acqua, e nella bocca di quella
    pose un capuccio in sul manico, e poi il resto della mezzina coperse
    con un mantello alla civile, affibbiandolo bene intorno ai deschi;
10   e posto poi nel beccuccio, donde l'acqua si trae, acconciamente un
    pennello, si partì. Le monache, tornando a veder il lavoro per uno
    aperto dove avea cansato la tela, videro il posticcio maestro in ponti-
    ficale; onde credendo che lavorasse a più potere e fusse per fare
    altro lavoro che quel garzonaccio a cattafascio non faceva, se ne stet-
15   tono più giorni senza pensar ad altro. Finalmente, essendo elleno
    venute in disiderio di veder che bella cosa avesse fatto il maestro,
    passati quindici giorni, nel quale spazio di tempo Buonamico non vi
    era mai capitato, una notte, pensando che il maestro non vi fusse,
    andarono a veder le sue pitture e rimasero tutte confuse e rosse nello
20   scoprir, una più ardita dell'altre, il solenne maestro che in quindici
    dì non aveva punto lavorato. Poi, conoscendo che egli aveva loro fatto
    quello che meritavano e che l'opere che egli aveva fatte non era-
    no se non lodevoli, fece-richiamar dal castaldo Buonamico, il quale
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Edizione Torrentiniana
    dalla badessa richiesto che il maestro arebbono voluto veder la-
25   vorare e non lui. Onde Buonamico, come uomo faceto e di piacevole pra-
    tica, promise loro che tosto che il maestro ci fosse stato gliele arebbe
    fatto intendere, accorgendosi della diffidenza che le monache avevano
    dell'opera sua. Preso dunque un desco e postovene sopra un altro, mise
    all'ultimo in cima una brocca d'acqua che serviva al lavoro ch'e' faceva,
30   e dove era la bocca di essa pose il cappuccio in sul manico e col mantello
    il mez[z]o del corpo coperse, affibbiatolo intorno ai deschi, e nel boccuc-
    cio dove l'acqua si trae pose un pennello: onde, da una banda cansando
    la turata della tela, le monache vedevano il maestro dell'opera che pareva
    che dipignesse. Ma essendo elle venute in desiderio di veder l'opera ch'e'
35   faceva e passati più di quindici giorni che Buonamico non c'era capitato,
    elleno una notte, pensando che il maestro non ci fosse, come curiose an-
    darono a vedere la pittura di Buonamico: e ritrovarono la loro semplicità
    esser mutata in goffezza. Per che, scornate dalla burla, fecero cercare
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