Volume 2

Edizione Giuntina
    Fece anco nel medesimo tempo le tre figure di braccia quattro l'una
    che furono collocate nelle nicchie del detto campanile sotto le finestre
    che guardano dove sono oggi i Pupilli, cioè verso mez[z]ogiorno, le
    quali figure furono tenute in quel tempo più che ragionevoli.
5   Ma per tornare onde mi sono partito, dico che in detta porta di
    bronzo sono storiette di basso rilievo della vita di San Giovanni Bat-
    tista, cioè dalla nascita insino alla morte, condotte felicemente e con
    molta diligenza. E se bene pare a molti che in tali storie non apparisca
    quel bel disegno né quella grande arte che si suol porre nelle figure,
10   non merita però Andrea se non lode grandissima, per essere stato il
    primo che ponesse mano a condurre perfettamente un'opera che fu
    poi cagione che gl'altri che sono stati dopo lui hanno fatto quanto di
    bello e di difficile e di buono, nell'altre due porte e negli ornamenti di
    fuori, al presente si vede. Questa opera fu posta alla porta di mezzo di
15   quel tempio e vi stette insino a che Lorenzo Ghiberti fece quella che
    vi è al presente, perché allora fu levata e posta dirimpetto alla Miseri-
    cordia, dove ancora si trova. Non tacerò che Andrea fu aiutato in far
    questa porta da Nino suo figliuolo, che fu poi molto miglior maestro
    che il padre stato non era, e.che fu finita del tutto l'anno 1339, cioè
20   non solo pulita e rinetta del tutto, ma ancora dorata a fuoco;
    e credesi ch'ella fusse gettata di metallo da alcuni maestri viniziani
    molto esperti nel fondere i metalli, e di ciò si truova ricordo ne'
    libri dell'Arte de' Mercatanti di Calimara, guardiani dell'Opera di
    San Giovanni.
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Edizione Torrentiniana
25   Ma per tornare onde mi son partito, dico che in detta porta di bronzo
    sono storiette di basso rilievo de la nascita e della vita sino alla morte
    di S. Giovanni Batista, le quali condusse egli felicemente con amore e
    con diligenzia a l'ultimo fine. E se bene pare a molti che in tali istorie
    non apparisca quel bel disegno e quella grande arte che si suol porre nelle
30   figure, non merita però biasimo ma lode grandissima, per essere stato il
    primo e per aver avuto tale animo di avere condotta a perfezzione quella
    opera, che fu poi cagione che gl'altri che vennono dopo lui hanno fatto
    tutto quello di bello, di difficile e di buono che nelle altre due porte e negli
    ornamenti di fuori al presente si veggono. Questa opera fu posta per la
35   sua somma bellezza alla porta di mez[z]o di quel tempio e vi stette insino
    a che Lorenzo Ghiberti fece quella che vi è al presente, et alora fu le-
    vata e posta di rincontro alla Misericordia, cioè a mez[z]ogiorno dove
    ancora si truova.
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