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Boschi et altri, in quella chiesa, stata molto inanzi condotta con |
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migliore disegno e maniera che altra che fosse stata fatta in Toscana |
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insino a quel tempo et ornata tutta di pietre quadrate e d'intagli, |
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come si è detto, di mano di Margaritone, dipinse a fresco la tribuna |
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e tutta la nicchia grande della capella dell'altar maggiore, facendovi |
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a fresco dodici storie della vita di Nostra Donna con figure grandi |
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quanto sono le naturali, e cominciando dalla cacciata di Giovachino |
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del tempio fino alla natività di Gesù Cristo. Nelle quali storie lavora- |
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te a fresco si riconoscono quasi le medesime invenzioni, i lineamenti, |
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l'arie delle teste e l'attitudini delle figure che erano state proprie e |
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particolari di Giotto suo maestro. E se bene tutta questa opera è |
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bella, è senza dubbio molto migliore che tutto il resto quello che |
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dipinse nella volta di questa nic[c]hia, perché dove figurò la Nostra |
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Donna andare in cielo, oltre al far gl'Apostoli di quattro braccia |
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l'uno (nel che mostrò grandezza d'animo, e fu primo a tentare di rin- |
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grandire la maniera), diede tanto bella aria alle teste e tanta vaghezza |
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ai vestimenti che più non si sarebbe a que' tempi potuto disiderare. |
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Similmente nei volti d'un coro d'Angeli che volano in aria intorno |
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alla Madonna e con leggiadri movimenti ballando fanno sembiante |
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di cantare, dipinse una letizia veramente angelica e divina, aven- |
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do massimamente fatto gl'occhi degl'Angeli, mentre suonano di- |
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versi instrumenti, tutti fissi e intenti in un altro coro d'Angeli, che, |
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sostenuti da una nube in forma di mandorla, portano la Madonna in |
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cielo con belle attitudini e da celesti archi tutti circondati. La quale |
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opera, perché piacque e meritamente, fu cagione che gli fu data |
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a fare a tempera la tavola dell'altar maggiore della detta Pieve, dove, |
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in cinque quadri di figure grandi quanto il vivo fino al ginocchio, |
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fece la Nostra Donna col Figliuolo in braccio, e San Giovanni Bat- |
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tista e San Matteo dall'uno de' lati, e dall'altro il Vangelista e |
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San Donato, con molte figure piccole nella predella e di sopra nel |
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fornimento della tavola, tutte veramente belle e condotte con bonis- |
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sima maniera. |
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Questa tavola, avendo io rifatto tutto di nuovo a mie spese e di |
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mia mano l'altar maggior di detta Pieve, è stata posta sopra l'altar di |
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San Cristofano a piè della chiesa. Né voglio che mi paia fatica di dire |
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in questo luogo, con questa occasione e non fuor di proposito, che |
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mosso io da pietà cristiana e dall'affezzione che io porto a questa |
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ven[eranda] chiesa collegiata et antica, e per avere io in quella appara- |
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to nella mia prima fanciullezza i primi documenti e perché in essa son |
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le reliquie de' miei passati, che mosso, dico, da queste cagioni e dal |