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a molte cose, ma non le potette finire, perché essendosi per la |
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mutazione dell'aria ammalato, fu forzato tornarsene a Firenze, dove |
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avendo riavuto la sanità, fece nel tramezzo della chiesa di Santa Croce, |
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nella cappella degl'Asini, a fresco, la storia del martirio di San Marco |
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quando fu stracinato, con molte figure che hanno del buono. Es- |
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sendo poi condotto per essere stato discepolo di Giotto, fece a fresco |
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in San Piero di Roma, nella cappella maggiore dove è l'altare di |
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detto Santo, alcune storie di Cristo fra le finestre che sono nella |
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nic[c]hia grande, con tanta diligenza che si vede che tirò forte |
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alla maniera moderna, trapassando d'assai nel disegno e nell'altre |
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cose Giotto suo maestro. Dopo questo fece in Araceli, in un pilastro |
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accanto alla cappella maggiore a man sinistra, un San Lodovico in |
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fresco, che è molto lodato per avere in sé una vivacità non stata insino |
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a quel tempo neanche da Giotto messa in opera. E nel vero aveva |
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Stefano gran facilità nel disegno, come si può vedere nel detto nostro |
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libro in una carta di sua mano nella quale è disegnata la Trasfigura- |
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zione ch'e' fece nel chiostro di Santo Spirito, in modo che, per mio |
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giudizio, disegnò molto meglio che Giotto. |
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Andato poi ad Ascesi, cominciò a fresco una storia della Gloria |
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Celeste nella nicchia della cappella maggiore nella chiesa di sotto di |
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San Francesco, dove è il coro, e se bene non la finì, si vede in quello |
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che fece usata tanta diligenza quanta più non si potrebbe disiderare. |
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Si vede in questa opra cominciato un giro di Santi e Sante, con tanta |
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bella varietà ne' volti de' giovani, degl'uomini di mezza età e de' vec- |
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chi che non si potrebbe meglio disiderare, e si conosce in quegli spiriti |
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beati una maniera dolcissima e tanto unita che pare quasi impossibile |
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che in que' tempi fusse fatta da Stefano, che pur la fece, se bene non |
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sono delle figure di questo giro finite se non le teste; sopra le quali è |
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un coro d'Angeli che vanno scherzando in varie attitudini, et accon- |
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ciamente portando in mano figure teologiche sono tutti vòlti verso un |
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Cristo crucifisso, il quale è in mezzo di questa opera, sopra la testa |
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d'un San Francesco che è in mezzo a una infinità di Santi. Oltre ciò |
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fece nel fregio di tutta l'opera alcuni Angeli, de' quali ciascuno tiene |