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et origine donde ella nasce. Perché, poi che delle opere che sono |
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la vita e la fama delli artefici le prime e di mano in mano le seconde |
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e le terze per il tempo che consuma ogni cosa venner manco e, non |
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essendo allora chi scrivesse, non potettono essere almanco per quella |
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via conosciute da' posteri, vennero ancora a essere incogniti gli arte- |
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fici di quelle; ma da che gli scrittori cominciorono a far memoria |
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delle cose state innanzi a loro, non potettono già parlare di quelli |
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de' quali non avevano potuto aver notizia, in modo che primi appo |
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loro vengono a esser quelli de' quali era stata ultima a perdersi la |
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memoria; sì come il primo de' poeti per consenso commune si dice |
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esser Omero, non perché innanzi a lui non ne fusse qualcuno - che |
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ne furono, se bene non tanto eccellenti, e nelle cose sue istesse si vede |
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chiaro -, ma perché di que' primi, tali quali essi furono, era persa già |
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dumila anni fa ogni cognizione. Però lasciando questa parte indie- |
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tro, troppo per l'antichità sua incerta, vegnamo alle cose più chiare, |
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della loro perfezzione e rovina e restaurazione e, per dir meglio, ri- |
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nascita: delle quali con molti miglior' fondamenti potreno ragionare. |
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Dico adunque, essendo però vero che elle cominciassero in Roma |
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tardi - se le prime figure furono, come si dice, il simulacro di Cerere |