Volume 2

Edizione Giuntina
    et origine donde ella nasce. Perché, poi che delle opere che sono
    la vita e la fama delli artefici le prime e di mano in mano le seconde
    e le terze per il tempo che consuma ogni cosa venner manco e, non
    essendo allora chi scrivesse, non potettono essere almanco per quella
5   via conosciute da' posteri, vennero ancora a essere incogniti gli arte-
    fici di quelle; ma da che gli scrittori cominciorono a far memoria
    delle cose state innanzi a loro, non potettono già parlare di quelli
    de' quali non avevano potuto aver notizia, in modo che primi appo
    loro vengono a esser quelli de' quali era stata ultima a perdersi la
10   memoria; sì come il primo de' poeti per consenso commune si dice
    esser Omero, non perché innanzi a lui non ne fusse qualcuno - che
    ne furono, se bene non tanto eccellenti, e nelle cose sue istesse si vede
    chiaro -, ma perché di que' primi, tali quali essi furono, era persa già
    dumila anni fa ogni cognizione. Però lasciando questa parte indie-
15   tro, troppo per l'antichità sua incerta, vegnamo alle cose più chiare,
    della loro perfezzione e rovina e restaurazione e, per dir meglio, ri-
    nascita: delle quali con molti miglior' fondamenti potreno ragionare.
    Dico adunque, essendo però vero che elle cominciassero in Roma
    tardi - se le prime figure furono, come si dice, il simulacro di Cerere
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Edizione Torrentiniana
20   origine donde ella nasce. Perché, poi che delle opere che sono la vita e
    la fama delli artefici le prime e di mano in mano le seconde e le terze
    per il tempo che consuma ogni cosa venner manco e, non essendo allora
    chi scrivesse, non potettono essere almanco per quella via conosciute
    da' posteri, vennero ancora a essere incogniti gli artefici di quelle; ma
25   da che gli scrittori cominciorono a far memoria delle cose state inanzi
    a loro, non potettono già parlare di quelli de' quali non avevano potuto
    aver notizia, iùmmodo che primi appo loro vengono a esser quelli de'
    quali era stata ultima a perdersi la memoria; sì come il primo de' poeti
    per consenso comune si dice esser Omero, non perché inanzi a lui non
30   ne fussi qualcuno - che ne furono, se bene non tanto eccellenti, e nelle
    cose sue istesse si vede chiaro -, ma perché di que' primi, tal quali essi
    furono, era persa già dumila anni fa ogni cognizione. Però lasciando
    questa parte indietro, troppo per l'antichità sua incerta, vegnamo alle
    cose più chiare, della loro perfezzione e rovina e restaurazione
35   e, per dir meglio, rinascita: delle quali con molti miglior' fondamenti po-
    treno ragionare.
    Dico adunque che egli è ben vero che elle cominciorno in Roma tardi
    se le prime figure furono però, come si dice, il simulacro di Cerere fatto di
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